La sonnolenza diurna, quando incisiva, può rappresentare un problema dalla gravità non sottovalutabile: cosa nasconde e quando preoccuparsi
Sentirsi stanchi durante il giorno, soprattutto praticando diverse attività, che comprendono doveri professionali e impegni di natura domestica, è del tutto normale. Il problema insorge quando diventa un fattore determinante allo svolgimento degli impegni, se cronica e soprattutto quando incide profondamente sul benessere individuale.
Catalogato tra i disturbi del sonno, l’eccessiva sonnolenza diurna (EDS), è più frequente di quanto si pensi e può essere davvero invalidante nella gestione della quotidianità, fino a divenire un vero e proprio impedimento. I sintomi sono diversi e tutti da tenere in considerazione: spossatezza, irritabilità, stanchezza cronica, assenza di concentrazione, intorpidimento generale, pesantezza delle palpebre.
Non si tratta di effetti riconducibili ad una sola giornata per singolare mancanza di riposo, ma ad una situazione che coinvolge il vivere generale, provocando anche attacchi di sonno o percezione di una diminuzione dei livelli normali di coscienza e prestazionali. Scopri le cause di questa condizione e l’importanza di un giusto rapporto tra ore di riposo e attività.
Sonnolenza diurna: le cause
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Quando si nota una presenza costante di sintomi rilevanti di stanchezza, come sonnolenza diurna e costante, mancanza di concentrazione, rallentamento dei riflessi, è il caso di consultare un medico per analizzare le cause. Rappresenta un aspetto da non sottovalutare, in quanto potrebbe condurvi ad attacchi di sonno in momenti poco indicati o addirittura rischiosi, come alla guida dell’auto, esponendovi a pericoli e possibili danni.
I fattori che influiscono particolarmente su questo tipo di condizione sono diversi e altrettanto incisivi. L’insonnia è ovviamente il più intuitivo, ma ce ne sono altri che causano la mancanza della corretta dose di riposo: stress e ansia hanno ad esempio un ascendente importante nel sonno. Avere delle abitudini alimentari scorrette, con conseguenti problemi di digestione notturni, è un altro aspetto che influisce profondamente nella qualità del riposo.
Anche un’elevata quantità di ore di lavoro potrebbe causare una diminuzione del riposo, come l’eccessiva pratica di attività sportiva in orari prettamente serali. Anche altri disturbi del sonno possono determinare la stanchezza diurna cronica, come l’apnea ostruttiva del sonno, che causa appunto apnee notturne, impedendo di dormire correttamente. La prima azione da compiere per riconquistare il benessere è tentare e sforzarsi di ristabilire un piano di riposo idoneo, una nuova abitudine con orari precisi che permettano di riposare 8 ore.
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Evitare di osservare apparecchi elettronici, come televisione e telefono, nelle ore antecedenti al sonno si rivela cruciale nel favorire il riposo. Effettuare pasti leggeri in modo tale da permettere la digestione non dovrebbe interrompere il riposo con eventuali disturbi spiacevoli.