Vitamina B12, se hai queste “voglie” ne sei carente: corri subito ai ripari prima che sia troppo tardi. Ecco gli aspetti da attenzionare.
Nella vita di tutti i giorni, sentiamo spesso parlare di voglie, ovvero il desiderio di mangiare qualcosa. Tutto cominciò col famoso spot in cui si aveva “voglia di qualcosa di buono”. Oggi infatti quando parliamo di voglie, sappiamo bene che non sia sempre sinonimo di gravidanza, quindi certamente questo non definisce nulla a proposito.
Tuttavia, quando cerchiamo qualcosa in particolare è perché il nostro corpo vuole comunicarci qualcosa. Nello specifico avviene un’interazione tra il nostro stomaco ed il cervello, ecco il collegamento che spiega queste improvvise voglie. Ma attenzione ad ascoltarle perché possono rivelare molto sul nostro stato di salute.
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La carenza di vitamina B12 è un problema di non poco conto e quindi è doveroso verso il nostro corpo assumerla, anche per evitare conseguenze nocive, malesseri e malanni alcuni anche con effetti irreparabili. Ma come fare a capire se ne sei carente? Ascolta il tuo corpo: a volte può accadere infatti di avere il desiderio di consumare alimenti quali latte, uova – il tuorlo nello specifico – carne, pollo, salmone. In questi casi significa che hai questa carenza, quindi il segreto sta nell’assecondare queste voglie per fare il pieno di vitamine.
Se invece segui una dieta vegetariana o vegana, puoi inglobare la vitamina con altri alimenti quali la soia, lievito e cereali per la colazione ma si badi bene perché la B12 si trova principalmente in prodotti di derivazione animale. A volte può verificarsi un bizzarro fenomeno che prende il nome di picacismo, ovvero la condizione di chi trova attraente alcune cose che non sono alimenti, come i capelli, la terra o il carbone.
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Nei casi in cui si provi “attrazione” per alimenti a base di ferro come argilla o gesso, molto probabilmente è dovuta a questa carenza. Altri sintomi che possono fornirti una maggiore spiegazione sulla carenza vitaminica sono depressione, pelle con sfumature giallo pallido,
lingua dolente e arrossata oppure afte della bocca. E’ sempre bene rivolgersi al proprio medico per contrastare questa situazione, prima che si evolva in altro di grave.
