Una notizia che sta circolando fa tremare il colosso di caffetteria, Starbucks nell’occhio del ciclone per somministrazione di caffè scaduto: l’accaduto
Statunitense, la catena di caffetteria Starbucks rappresenta un vero e proprio simbolo dello stile di vita americano, quello che noi possiamo osservare da lontano attraverso film e serie tv. Fonda le sue origini a Seattle nei primi anni ’70, prima di diventare il più grande colosso del suo settore, con punti vendita sparsi in 78 paesi. Molto di più che uno store dedicato al mondo della caffetteria, vanta un proprio concept, che comprende tipologie di caffè esclusive e metodi di preparazione unici.
La chiave del successo straordinario e mai raggiunto dai competitor risiede proprio nel brand, di conoscenza comune a prescindere che sia stata compiuta l’esperienza di mettere piede all’interno di uno dei loro punti vendita. In Italia ce ne sono sono più di 15, di cui una buona percentuale a Milano, offrendo così il loro servizio anche nel nostro territorio. Ma sono 28720 quelli totalizzati in tutto il mondo, per un numero che supera persino l’immaginazione, con un esercito di 330000 dipendenti solo nel 2018.
Proprio per la grandezza della sua fama e l’enormità della presenza internazionale, purtroppo non è semplice riuscire ad avere un controllo totale su ogni store. La notizia che sta circolando in queste ore, nonostante l’indiscussa qualità perseguita da 50 anni da parte del noto colosso, porrebbe Starbucks nell’occhio del ciclone per una negligenza da parte di un particolare punto vendita.
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Impossibile non aver mai visto l’emblematico stemma di Starbucks, o ammirato uno dei suoi bicchieri portatili tra le mani di qualche personaggio televisivo. La fama della catena di caffetteria per qualcuno prescinde persino l’esperienza, tanta la celebrità del marchio. Ma nonostante la qualità che da sempre contraddistingue la nota catena, insieme ai prodotti brandizzati e rivenduti in giro per il mondo, una notizia che sta circolando in queste ore sta ponendo Starbucks in una posizione scomoda.
L’accaduto si è svolto in Cina ed è stato infatti riportato dal Cina Economic Daily, nonchè commento attraverso la piattaforma Weibo, dove è avvenuta la denuncia social, con tanto di testimonianze e hashtag per evidenziare l’increscioso avvenimento. Sembrerebbe che in un punto vendita cinese della catena alimentare sia stato somministrato del caffè scaduto, un motivo più che sufficiente per ricevere una multa molto salata.
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La notizia è stata riportata anche da Dissapore, che specifica la città del punto vendita, Hangzhou, e l’ammontare della pena pecuniaria: 10000 yuan, che superano i 1400 euro.