Il tonno in scatola è un alimento di cui si fa largo uso, ma all’interno si nasconde una preoccupante verità: sono state ritrovate tracce di questa sostanza
- TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE –> Zero residui di antibiotici, scopri le migliori marche di latte secondo i test: l’eccellenza
- TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE –> Fare questo semplice gesto al mattino cambierà la tua vita: segreto di bellezza e benessere
- TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE –> Infarto e ictus, il cibo spazzatura che può aumentare i rischi di insorgenza
Si respira aria di estate inoltrandosi ormai verso la metà di giugno, e il caldo ha già fatto la sua comparsa anticipando l’ufficialità del cambio di stagione. Ne consegue una trasformazione che permea ovviamente ogni sfera della quotidianità, a partire dall’abbigliamento, ma anche le attività che organizziamo subiscono una netta svolta.
Un altro aspetto che si modifica in coerenza con le necessità dettate dalle temperature è l’alimentazione, che diventa decisamente più leggera, con un’evidente predilezione verso alimenti freschi. Tra questi, le insalate nella loro sfaccettata realtà compiono un’entrata importante nella nostra dieta, spesso caratterizzando numerosissimi pasti.
Un ingrediente di cui è impossibile fare a meno, in tutto il periodo dell’anno ma soprattutto in estate, è il tonno in scatola, perfetto da accompagnare alle verdure di stagione, ma anche in piatti freddi composti da pasta e riso. Gustoso, leggero e nutriente, fonte di acidi grassi e Omega 3, è un bene inserire il tonno nella propria dieta, ma siamo sicuri che quello in scatola sia salutare?
Tonno in scatola: tracce di queste sostanze
Il tonno in scatola è un alimento di cui si fa largo uso, grazie alla velocità di assunzione, unita al gusto e al valore economico di questo prodotto. Sappiamo che gli alimenti a lunga conservazione di certo non apportano le stesse proprietà di quelli freschi al nostro organismo, ma in questo caso si tratta di una problematica maggiore di una semplice minuzia salutistica. Un test condotto dalla rivista Il Salvagente su 6 campioni tra le marche di tonno in scatola più vendute, ha evidenziato la presenza generale di una sostanza potenzialmente dannosa: il Bisfenolo A.
I residui ritrovati all’interno di questi alimenti rientrano tutti nei limiti imposti dalla normativa vigente, ma questa precisazione non li rende più salubri. Il Bisfenolo A è una sostanza ampiamente impiegata nella produzione di materiali per la conservazione dei cibi, che in alcuni casi può migrare anche all’interno dell’alimento, con il risultato di un’inevitabile assimilazione.
Non sono ancora stati accertati i rischi relativi alla sua assunzione, ma sembrerebbe avere un impatto rilevante sulla fertilità femminile e maschile. Una soluzione tuttavia esiste per limitare la contaminazione da Bisfenolo A, e consiste nell’acquisto di tonno conservato in vetro, che non rappresenterebbe un rischio per la salute.