Lo stop alla violenza al centro del concerto organizzato da Laura Pausini al quale hanno partecipato i grandi nomi della musica.
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Una, nessuna, centomila. Con questo titolo evocativo lo stop alla violenza diventa un concerto organizzato da Laura Pausini per sensibilizzare su questo tema. Oltre a 100mila persone trepidanti tra gli spalti, il meglio della canzone italiana al femminile: Emma Marrone, Fiorella Mannoia, Elisa, Giorgia, Alessandra Amoruso e Gianna Nannini.
Tutto il ricavato dei biglietti è andato a dare una mano ai centri antiviolenza che offrono soluzioni per venire incontro alle donne vittime di violenza. A dare il via al concerto Fiorella Mannoia, che è stata una delle protagoniste di questo evento straordinario, che ha coinvolto anche i social.
Il concerto ha ragginto la soglia di 100mila spettatori, diventando così uno dei più grandi dopo la pandemia. La Mannoia sale sul palco indicando subito al pubbllico il tema e informando che nel 2021 sono morte in Italia per femminicidio 118 donne e che il 2022 non è da meno. Lo stop alla violenza non è quindi una semplice presa di coscienza da parte delle donne, ma molto di più. È una lotta di civiltà.
All’evento ha partecipato anche Diodato, che ha ricordato che il problema non è solo delle donne, ma anche degli uomini. Per questo è importante che anche loro facciano sentire la propria voce per evitare che la problematica diventi un recinto chiuso. Anche le altre artiste convolte sono state felicissime di partecipare. Infatti, anche Giorgia ha cercato nel suo reportorio le canzoni con maggiore energia, per dare un messaggio altrettanto forte.
Il concerto si è concluso solo a tarda notte. Alla fine, la cifra devoluta in beneficenza è di 2 milioni di euro. Laura Pausini ha ringraziato pubblicamente i presenti con un post su Instagram.
La Pausini ha ricordato in questo post di essersi informata per due anni prima di chiamare quelle che sono state ribattezzate le sette sorelle della musica leggera italiana e organizzare così il concerto. Infine, la stessa Pausini ha concluso ricordando che dire stop alla violenza è un dovere morale per tutti gli esseri umani. Il concerto è stato davvero un gran successo, anche perché è servito a dare una mano alle donne in difficoltà vittime di violenza.