L’anguria più buona, come riconoscerla? In realtà, ci sono alcune strategie che ti permettono di scoprire quelle migliori.
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L’anguria più buona, come riconoscerla per affrontare con questo frutto il caldo dell’estate? Pochi sanno che le angurie non sono tutte uguali e che ci sono trucchi infallibili per capire se l’anguria è buona o no senza aprirla.
Grazie a questi pratici consigli, potrai portarti a casa le angurie più dolci e buone senza preoccupazioni. Infatti, le angurie dolci non danno nessun problema – a meno che non si soffra di diabete – e si trovano nella frutta fresca, quindi conviene tenerle comunque presenti nella propria dieta, magari evitando altri cibi grassi.
Quali sono i trucchi per riconoscere l’anguria migliore? Prima di tutto, è importante verificare se ci sono macchie gialle sulla buccia dell’anguria. Se sì e ce ne sono diverse con questa caratteristica, è importante scegliere quella con il giallo più scuro, perché questo indica che all’interno il frutto sarà maturo, quindi sicuramente rosso e succoso. Poi, anche la forma è un aiuto concreto. Infatti, le angurie tonde sono mediamente più dolci e buone rispetto a quelle allungate.
Se ci sono delle macchie scure, è un ottimo segnale. Infatti, vuol dire che sono passati diversi insetti impollinatori, quindi è molto probabile che l’anguria sia abbastanza dolce. Se ci sono dei tagli naturali, con buona probabilità l’anguria è stata raccolta prima del tempo e non è ancora matura, quindi non è il caso di acquistarla per evitare di sbagliare. Se la superficie del cocomero si presenta liscia e opaca, allora è il momento di sceglierla.
Infine, come ultimo e quinto consiglio, è importante verificare se ha un suono sordo quando si dà un colpetto con la mano e verificare quanto pesa. Se pesa parecchio e ha un suono sordo, allora vale la pena sceglierlo rispetto agli altri. Ora che la nostra anguria è a casa, cosa farci? Prima di tutto, l’anguria va consumata presto, perché deperisce in poco tempo. Se in famiglia non ce la fate, un’ottima soluzione è creare cocktail e granite usando il succo dell’anguria.