I cosmetici sono sottoposti a test sulla qualità, con alcune sorprese. Bocciata la crema colorata di un noto brand: cosa hanno trovato
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I mondo del make up, come quello della cosmesi, è soggetto ad un’evoluzione continua che offre sul mercato nuovi modi di prendersi cura della propria immagine. Tecnologie innovative si fanno spazio nel ridurre e nascondere le imperfezioni, mentre primeggia la necessità di esaltare la spontanea bellezza di ogni viso e pelle.
Ed è proprio su questo punto che un particolare prodotto ha acquisito notevole successo con il passare del tempo, unendo proprio le due sfere del beauty in un’unica soluzione: un po’ crema idratante e un po’ fondotinta, la BB cream si è imposta come nuova concezione della base trucco. Ideale per omogeneizzare l’incarnato in modo molto naturale, si presenta come una soluzione leggerissima per la pelle, perfetta per non appesantirla e stressarla.
Ma tutto questo, se la formula non rispetta gli standard di qualità nel pieno rispetto della cute, può rivelarsi non totalmente efficace. Potrebbe essere il caso del cosmetico prodotto da un noto brand, in cui sono state rilevate alcune sostanze potenzialmente irritanti, attraverso test condotti sulla sua composizione.
I cosmetici vengono sottoposti in modo sistematico a test di qualità per verificarne i requisiti in modo tale da offrire una maggiore chiarezza ai consumatori. Quello in questione è stato condotto dalla rivista tedesca Oko Test, che ha analizzato 20 campioni di diverse creme colorate, scelta cosmetica sempre più per la maggiore, individuando alcune particolarità.
Purtroppo sarebbe stata riscontrata la presenza di alcune sostanze non particolarmente salutari per la pelle in una delle più utilizzate sul mercato: si tratta della BB Cream Classic di Garnier. La formula che unisce idratazione, con una leggera protezione solare, e la possibilità di uniformare l’incarnato, presenterebbe nella sua composizione alcuni ingredienti non consigliati per la salute dell’epidermide.
La clorfenesina ad esempio, utilizzata per la conservazione dei prodotti cosmetici, come antimicrobico che contrasta la comparsa di batteri, risulta una sostanza aggressiva per la cute. Ma anche i famosi PEG, cioè composti sintetici di derivazione petrolifera, utilizzati per creare soluzioni viscose ed emulsionare gli ingredienti in una formula emolliente, presenta effetti potenzialmente irritanti.
Sarebbe stato individuato anche l’1 di siliconi, che se da una parte amplificano la durata del trattamento, dall’altra potrebbero non permettere una corretta respirazione della pelle, diventando causa di imperfezioni, come acne, punti neri e comedoni.