I social network hanno sempre influenzato moltissimo la società: oggi parliamo dei cambiamenti che comportano nell’ambito della moda.
TikTok è un social network cinese lanciato nel settembre 2016, inizialmente col nome musical.ly: è una piattaforma in cui gli utenti caricano brevi video per informare, intrattenere e farsi conoscere.
Il target di persone che utilizza questo social network è la Gen Z: termine con cui si identificano tutti coloro nati dal 2011 in poi.
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TikTok ha influenzato molto la moda di oggi, come successe già con Facebook ed Instagram: si tratta dunque di un fenomeno chiamato “TikTok couture“.
Ma cosa indossa la Gen Z? Sicuramente nulla di troppo costoso, visto il basso potenziale d’acquisto, dato dalla giovane età (a parte qualche eccezione, legata a ragazzi e ragazze con familiari facoltosi).
La maggior parte dei capi che indossano gli utenti della community di TikTok sono stati acquistati in negozi di seconda mano, quali Vinted, Lampoo, Vestiaire Collective e Depop.
TikTok couture, tutti gli aspetti più curiosi del fenomeno…
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Anche le migliori case di moda stanno cambiando il loro stile, per adattarsi ad una fascia di età più bassa: alcuni stilisti hanno perfino aperto un loro profilo TikTok, per condividere, con un vasto pubblico, tutti i loro processi creativi e parte della loro vita privata.
E’ il caso del designer Simon Porte Jacquemus e del direttore creativo del noto marchio “Balmain” Olivier Rousteing: nei loro video mostrano sia la vita in ufficio, che le vacanze da sogno.
Ci sono brand di lusso che, invece, hanno scelto i tiktokers come ospiti delle loro sfilate: Prada, ad esempio, durante la settimana della moda maschile, ha invitato il tiktoker italiano Mattia Stanga a prendere parte all’evento.
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La TikTok couture, però, ha anche un aspetto negativo: accelera irrimediabilmente i processi della moda, con un algoritmo che fa nascere e morire rapidamente le tendenze.
