Brutte notizie per gli amanti del particolare tipo di pasta. Parecchie marche di spaghetti sarebbero contaminate. Ecco quelle che si salvano.
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Questo tipo di alimento è una sorta di istituzione nel nostro Paese, mangiata da milioni di italiani tutti i giorni e che non manca mai nella credenza. Lunga e buona con pressochè tutto, questa pasta è una delle componenti fondamentali della cosiddetta dieta mediterranea ed è conosciuta in tutto il mondo.
Gli spaghetti non hanno certo bisogno di molte presentazioni, visto che sono apprezzati un po’ da tutti e oggi se ne trovano anche versioni a base di lenticchie o piselli, per esempio, per non parlare poi della loro versione integrale, molto amata da chi deve perdere qualche chilo di troppo ma non ci vuole rinunciare.
Eppure, è notizia recente che alcune delle più note marche sarebbero contaminate dal glifosato. Quest’ultimo è un diserbante usato dagli agricoltori per proteggere le loro coltivazioni e purtroppo non fa affatto bene alla salute del nostro organismo.
Spaghetti contaminati: quali sono le marche che si “salvano”
A lanciare l’allarme è stata la rivista Oko-Test, che ha condotto un indagine su 19 marchi di spaghetti in commercio, con risultati sconcertanti. Più della metà di essi, infatti, contenevano tracce di pesticida. Diserbante che è stato dichiarato potenzialmente cancerogeno per gli esseri umani.
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Tra i brand nei quali ne sono state trovate alcune tracce, Barilla, Combino della Lidl e Buitoni. Le altre marche, invece, essendo il giornale tedesco, avevano provenienza esclusivamente germanica. Una brutta notizia, per tutti gli appassionati di questo tipo di pasta.
Di contro, tuttavia, ci sono altri prodotti che sono stati invece classificati molto positivamente e che per la rivista sono quindi relativamente “sicuri”. Tra essi troviamo De Cecco, Cucina Nobile della Aldi e Rapuntzel, marchio biologico. Buoni, secondo l’indagine, anche gli spaghetti di Penny Market, altra catena di discount.