Diete fallimentari, è tutta questione di memoria! La nuova scoperta che affronta definitivamente il problema e potrebbe lottare contro l’obesità.
I TRE ARTICOLI PIU’ LETTI DI OGGI:
- Perdere peso senza dieta e allenamento, adesso sarà possibile: arriva la pillola dimagrante
- Perdere peso, il potere di questo ortaggio è pazzesco: ecco come usarlo
- Perdere peso nei punti critici: svelato lo stratagemma
Perdere peso è un obiettivo che si pone tantissima gente, soprattutto con l’avvento della bella stagione dove siamo costretti a scoprirci. In realtà la questione del dimagrire va posta in un’ottica diversa di come siamo abituati a vedere nella vita di tutti i giorni; se da un lato spesso vengono propinati corpi perfetti e quindi si cerca di raggiungere anche con mezzi scorretti – quali una dieta drastica fai da te – di raggiungere una perfezione che non esiste, mero appannaggio del mondo social.
Dall’altra giova ribadire come dimagrire non sia una questione eminentemente estetica ma di salute, ecco perché fare diete drastiche e privi di nutrienti per perdere chili in maniera facile e veloce è assolutamente sbagliato. E adesso scoprirai anche il perché non va fatto, il che ti lascerà assolutamente senza parole.
Diete fallimentari, è questione di memoria
Quante volte accade che dopo aver perso del peso questi ritornano puntualmente dopo un breve lasso temporale? Si verifica soprattutto quando dopo aver portato avanti una dieta rigida, si torna a mangiare regolarmente. Ebbene, come esiste per chi pratica sport e va in palestra la memoria muscolare, esiste – dicono gli esperti – anche la memoria della massa grassa, ecco perché andrà a ripositarsi nuovamente su quei punti, non si può fare nulla.
Questo spiega perché il segreto è sempre quello di sistemare lo stile di vita e fare della sana alimentazione il pilastro fondante, è da lì che il corpo si abitua quindi a mangiare sano e bene e l’organismo ringrazia. Anche perché se fate diete strette per un lasso temporale, si verifica poi l’effetto yo-yo tornando quindi al punto di partenza. Questo fenomeno che genera frustrazione è appunto la teoria del set-point (la memoria massa grassa già citata).
E questo troverebbe resistenza anche quando alla dieta viene posta parallelamente l’allenamento. Se all’improvviso consumi meno calorie, il metabolismo rallenta divenendo quindi controproducente.
Si rivela necessario l’introduzione di terapie efficaci per il controllo del peso, ultimamente si parla di Tirzepatide: un farmaco, somministrato sottocute una volta alla settimana. Questa cura, annunciata al congresso di Torino, garantisce una perdita di peso pari al 20% del peso corporeo misurato, prima di iniziare ovviamente questa terapia.