Ami il mondo del make up e non puoi fare a meno di utilizzare la matita per delineare gli occhi? Attenzione: individuate tracce di metalli in alcuni dei brand più diffusi
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Tra i prodotti per il make up più utilizzati, forse più di rossetti, ombretti e elementi per la base, non solo la matita per gli occhi è la maggiore scelta, ma vanta anche una storia antichissima. Utilizzata già nell’età del bronzo, per riparare questa delicata zona del viso dagli agenti esterni e dai raggi solari, utilizzata anche nell’antico Egitto per i medesimi motivi, con il passare del tempo è divenuta un oggetto estetico.
Lo sviluppo dei materiali e delle ricerche hanno consentito di migliorare la composizione dei prodotti per permettere l’uso in sicurezza di questo strumento, diventato un must nell’era moderna. Tuttavia, nonostante le numerose informazioni totalizzate dalle ricerche, la strada da compiere è ancora lunga per quanto riguarda la totale garanzia della qualità, come dimostrano gli ultimi test eseguiti dalla rivista svizzera K-Tipp.
Matita occhi, tracce di metalli: i brand coinvolti
La rivista svizzera K-Tipp ha effettuato un test sulla qualità di alcuni brand impegnati nella produzione di matite per gli occhi, valutandone la qualità. In particolar modo, l’obiettivo era quello di escludere la presenza di tracce di metalli, una speranza disattesa dai risultati dei test effettuati.
Tutti i prodotti sottoposti ad analisi hanno evidenziato tracce di nichel, ma alcuni più degli altri. L’Ufficio federale tedesco per la protezione dei consumatori ha stabilito la soglia massima di questo elemento all’interno di tali prodotti cosmetici, che non deve superare la quantità di 13,9 milligrammi per chilogrammo.
Una soglia decisamente superata da Max Factor , con un totale di 29 milligrammi (il doppio), e L’Oreal con 23 milligrammi. Essence purtroppo evidenzia anche la presenza di antimonio, una sostanza dannosa per la salute e l’ambiente. Per questo metallo pesante è stata stabilita la soglia di 0,5 milligrammi al chilogrammo dall’Ufficio federale tedesco per la protezione dei consumatori, ma il test rivela una concentrazione nel brand che triplica la cifra.