Anche quest’anno abbiamo spostato le lancette in avanti ed accolto l’ora legale. Sarà l’ultima volta ? Cosa ha deciso l’Europa? Cosa farà l’Italia? sono tanti gli interrogativi sollevati in queste ore, soprattutto dopo la notizia che l’America sta facendo di tutto per fare in modo che resti sempre l’ora legale.
Il tempo: tutta la nostra esistenza ruota intorno a questo concetto, senza parametri di misura, se non scandito grazie alle ore. L’orologio, con le sue lancette, è il mezzo che utilizziamo per quantificare e sezionare il tempo. Una volta scandito, quest’ultimo, può essere gestito da noi nell’arco della giornata, nonché adoperato a nostro piacimento. C’è un tempo per fare tutto, però spesso quest’ultimo ci sembra limitato e la nostra vita appare cosi fugace e breve. Dunque il consiglio è quello di vivere tutto al massimo delle nostre forze, riempirci gli occhi di tante cose belle, viaggiare (che sia con il pensiero o con i mezzi, purché lo si faccia), trovare un lavoro gratificante e conoscere un uomo o una donna che ci amino, nella stessa misura in cui amiamo loro. Ovviamente, nel caso unirci a qualcuno non ci allieti, anche imparare ad amare se stessi è uno step di crescita e maturazione non indifferente.
L’idea di spostare le lancette avanti. con l’intento di godere e sfruttare le ore di luce estiva, spesso viene attribuita a Benjamin Franklin . per via di un articolo riguardante il risparmio energetico. Dal 2001, in Europa, l’ora legale comincia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. In Italia quest’ultima è in vigore dal 1966. Quali sono i benedici?
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I benefici riguardano sia l’aspetto energetico che quello ambientale: meno emissioni di anidride carbonica (205.000 tonnellate in meno nel 2020 ed un risparmio energetico dello 0,2%, circa 100 milioni di euro ogni anno. Gli Stati Uniti si stanno muovendo per rendere permanente l’ora legale a partire dal 2023
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C’è da dire che i paesi del nord Europa non traggono particolari vantaggi da questo cambio di orario, anche perché hanno poche ore di luce data la vicinanza con il Polo Nord, a differenza di altri situati in tutt’altra parte. L’Italia non ha preso una decisione e sembra restia nel voler cambiare questa consuetudine che dura ormai da ben 56 anni.