Se non puoi proprio fare a meno dell’acqua frizzante, non sottovalutare le conseguenze che potrebbe causare sul tuo organismo: cosa devi sapere se la bevi tutti i giorni
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Per alcune persone l’acqua frizzante è una scelta insostituibile, sia per l’idratazione durante il giorno, che per quanto riguarda i liquidi da assimilare a tavola. Impossibile per i fedelissimi consumatori di questa tipologia pensare di acquistare acqua senza le tanto amate bollicine, che in alcuni casi diventano quasi necessarie. Il loro potere digestivo è infatti molto noto, ed esistono diversi gradi di concentrazione di anidride carbonica, che determinano il livello di effervescenza dell’acqua.
Sappiamo che esiste l’acqua effervescente naturale, che sgorga dalle sorgenti spontaneamente frizzante, ma è possibile anche modificare l’acqua al fine di trasformarle in frizzante attraverso l’aggiunta dell’anidride carbonica, in un processo che si definisce carbonatazione. In ogni caso, per gli amanti dell’acqua frizzante, non esiste alternativa più rinfrescante e soddisfacente: ma siamo certi che il consumo quotidiano e costante non preveda conseguenze per l’organismo? Scopri cosa succede quando bevi acqua frizzante tutti i giorni.
Che si tratti di acqua naturale o frizzante, un’azione che bisognerebbe adottare in fase d’acquisto è la lettura dell’etichetta dell’acqua, per una valutazione sulle componenti al suo interno. Variabili che determinano sapore, consistenza e mineralizzazione, da tenere in considerazione per la propria scelta quotidiana. Se sei un assiduo consumatore di acqua frizzante, tuttavia ci sono alcune informazioni che dovresti conoscere prima di decidere se farne un’abitudine quotidiana.
Anche in caso di acqua effervescente naturale, ci sono alcune differenze apportate all’organismo, che è meglio sapere per compiere una scelta consapevole. La prima controindicazione è di origine dentale: gli esperti individuano nelle bollicine di anidride carbonica un impatto sullo smalto. Ma non è l’unica conseguenza riscontrabile, vi sono ad esempio alcuni “fattori di rischio” che ci suggeriscono di evitare un consumo costante di questa tipologia d’acqua.
In caso di pressione alta, ad esempio, l’elevato contenuto di sali minerali presenti, qualità per chi non riesce a integrarne a sufficienza nel proprio regime alimentare, in questo caso può diventare un limite alla propria salute. Una scelta da evitare anche per coloro che soffrono di gastrite e reflusso gastroesofageo, per non accentuare la relativa sintomatologia.