Anguria, tutto quello che non sai. Gli effetti collaterali nascosti e poco conosciuti del frutto dell’estate per eccellenza.
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Basta nominarla per pensare immediatamente all’estate. L’anguria è il frutto simbolo per eccellenza di questa stagione, amatissimo da tutti per il suo sapore dolce e fresco.
Ricca di vitamina A e C, ma anche di antiossidanti, l’anguria è anche povera di zuccheri e questo la rende perfetta anche per chi è a dieta ma non riesce a rinunciare alla freschezza della frutta.
Solo 30 calorie per 100 g di prodotto, tanta acqua e fibre, l’anguria ci fa sentire anche sazi e questo aiuta la nostra linea, soprattutto in vacanza, quando gli sgarri sono dietro l’angolo.
Eppure, nonostante questi pregi, l’anguria ha anche degli effetti collaterali, che in alcuni casi possono diventare anche gravi. Ecco cosa succede se esageriamo.
Anguria, quello che non ti aspetti da questo frutto
Non solo pregi quindi, ma anche alcuni difetti per uno dei frutti più amati da grandi e bambini.
Se infatti l’anguria rientra tra i frutti consigliati in un regime alimentare a basso indice glicemico, è altrettanto vero che tra i tanti effetti collaterali in cui possiamo incappare mangiando troppa anguria, troviamo sicuramente quelli legati a una cattiva digestione.
L’anguria infatti, è si povera di zuccheri, ma ricca di fruttosio, un composto vegetale contenuto naturalmente nella frutta, che però chi ha problemi digestivi o ad esempio la sindrome del colon irritabile dovrebbe evitare di assumere in dosi troppo elevate.
L’elevato contenuto di fibre poi, può provocare gonfiore e addirittura dolore addominale, ma anche l‘emicrania. Secondo alcuni studi infatti, rispetto ad altri frutti, l’anguria è spesso causa di mal di testa, addirittura nel 30% dei casi.
Si quindi all’anguria d’estate, ma con moderazione, senza esagerare nelle dosi e preferibilmente anche lontano dai pasti principali.