Le abbiamo usate ininterrottamente per più di due anni a causa del Covid. A quanto pare secondo il Ministero le mascherine ci avrebbero indeboliti.
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Sono state assieme al vaccino uno dei modi per difenderci dal terribile virus che ha causato tanti morti in tutto il mondo, oltre che milioni e milioni di ammalati. Parliamo ovviamente delle mascherine chirurgiche e FFP2, oggi non più obbligatorie nel nostro Paese, ma che in molti ancora utilizzano per maggiore sicurezza personale.
Pare quasi strano pensare a un tempo quando non le usavamo, ed oggi si trovano in vendita ovunque, anche al supermercato in grandi quantità. Eppure, secondo una nota del Ministero della Salute, ciò ci avrebbe reso per assurdo più “deboli“.
L’organismo statale dedicato alla salute dei cittadini italiani ha di recente trasmesso una circolare sulle nuove raccomandazioni per l’influenza stagionale che sarà in agguato nella nuova stagione 2022/2023. In questa comunicazione ha voluto prendere in esame anche l’utilizzo proprio di questi dispositivi di prima protezione.
Ministero della Salute: le mascherine ci avrebbero indebolito?
Il documento in oggetto è stato preparato dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute e si intitola “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2022-2023″. Una nota da leggere con molta attenzione per arrivare preparati alla consueta influenza autunnale, non certo da sottovalutare, visti i contagi sempre da Covid di queste ultime settimane e che fanno preoccupare particolarmente gli esperti.
🔴#Covid19 – La situazione in Italia al 10 luglio: https://t.co/9bTOsOiTgh pic.twitter.com/pupVNYnNbu
— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) July 10, 2022
“Per il secondo anno consecutivo la pandemia Covid-19 e le conseguenti misure di contenimento hanno ridotto drasticamente a livello globale la circolazione dei virus influenzali” si legge in uno stralcio diffuso dall’agenzia di stampa ANSA. Nonostante questa bella notizia, gli esperti hanno sottolineato quanto l’immunità della popolazione potrebbe essere diminuita, quando lì’obbiettivo sarebbe invece quello di assicurare l’immunità del 95% della popolazione.
Le indicazioni alle Regioni, anche a fronte dei contagi preoccupanti di quest’ultimo periodo, sono di “Continuare a monitorare e prepararsi alla prossima epidemia di influenza stagionale e a pandemie influenzali future: sorveglianza e test continui, indagini rapide sui focolai, sequenziamento tempestivo e condivisione dei dati sono di fondamentale importanza”. A quanto pare la situazione rischia di diventare di nuovo allarmante, anche a causa proprio delle protezioni, che benchè svolgendo la loro funzione, soprattutto nei casi dei più piccoli, hanno impedito al loro corpo come imparare a “difendersi” da virus e malanni.