Pomodoro, è meglio evitarlo se si avvertono questi sintomi. Per quali patologie è meglio non mangiare questo alimento.
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Il pomodoro è un’alimento molto usato nella nostra tradizione ed è considerato un vero e proprio simbolo dell’italianità nel mondo.
Ricco di sostanze nutrienti, come vitamine, potassio e fibre, il pomodoro è un’alimento indispensabile per molte preparazioni culinarie ed è fondamentale per il nostro organismo.
Eppure, nonostante i tanti benefici, il pomodoro non è consigliato nel caso di alcune patologie specifiche, perché provoca un peggioramento dei sintomi o addirittura nuovi malesseri.
Andiamo a vedere quindi quali sono queste patologie e quali sintomi può provocare l’ingestione di questo alimento.
Pomodoro, ecco quando mangiarlo può essere pericoloso
Per prima cosa, il pomodoro non è consigliato per chi soffre di problemi legati all’apparato digerente e intestinale.
Questo perché le bucce ed i semi dell’ortaggio in particolare hanno un effetto molto irritante per l’intestino, con la conseguenza che la sua ingestione provoca dolori addominali e diarrea.
Inoltre, per i soggetti allergici e intolleranti, questo alimento non è indicato, proprio perché aumenta l’insorgenza di sintomi legati a questi problemi.
Un’altra cosa che non tutti sanno, è che mangiare una quantità eccessiva di questo ortaggio rende il sistema immunitario più debole, e così non più in grado di combattere infezioni batteriche e fungine.
Inoltre, per le persone anziane, gli alti livelli di licopene contenuti al suo interno, producono anche dolori alla prostata, difficoltà urinarie e in casi gravi, anche il cancro.
Ma quanto è giusto mangiarne allora? La quantità giusta, varia ovviamente da persona a persona, in base al suo stato fisico e alle patologie.
In ogni caso, comunque, se ne consiglia l’assunzioni nelle dosi di un terzo di tazza al giorno, per non correre rischi e beneficiare delle sue proprietà nutrizionali.