Wc, non scaricare più dopo aver fatto la pipì: il motivo è clamoroso

Scaricare il Wc dopo aver fatto pipì è un gesto che ci è stato insegnato da piccoli, eppure è sbagliato. Il motivo è clamoroso, ecco il perché.

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(Freepik)

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Scaricare l’acqua del Wc, dopo aver fatto pipì è un usanza che ci è stata insegnata fin da bambini. E’ una norma usuale che ci permette di vivere civilmente con gli altri. Ma è conclamato, che tirare lo sciacquone è sbagliato, e sarebbe meglio rimanere l’urina all’interno. Sono molteplici i motivi per il quali sarebbe meglio evitare di tirare l’acqua del Wc, alcuni molto futili altri più importanti. Il motivo è clamoroso e adesso vi andremo a spiegare il perché.

Wc: non scaricare più lo sciacquone, ecco il motivo

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Fra le varie motivazione per la quale sarebbe opportuno non scaricare l’acqua del Wc, è il suo rumore assordante, soprattutto durante la notte. Si dice che il suo rumore sia così fastidioso da interrompere il sonno e che procuri una sorta di scossa al nostro apparato uditivo.

Altra motivazione, forse fra le più importanti è l’elevato consumo di acqua di ogni sciacquone. Ad ogni scarico vengono consumati litri e litri di acqua, che poi ritroviamo sulla nostra bolletta. Per quanto si creda anti igienico, rimanere l’urina  all’interno non lo è anzi essa rimane abbastanza pulita, l’unica cosa sgradevole al massimo è il cattivo odoro che può provocare, se si lascia troppo allungo.

Tirare lo sciacquane, sopratutto in inverno comporta un calo di temperatura di cui ne risentono i termosifoni. Ma la motivazione più importante è ridurre al minimo lo spreco di acqua. L’acqua è una fonte preziosa e non va assolutamente sprecata. Quindi per ridurre al minimo i danni, sarebbe necessario limitare gli scarichi del water ad un paio, al massimo, al giorno. Comportarsi in modo scrupoloso può salvaguardare l’ambiente e i aumentare notevolmente i nostri risparmi.

Questi consigli sono utili nelle proprie abitazioni, non in luoghi comuni come uffici o bagni pubblici.

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