Uno studio ha evidenziato che tutti noi mentiamo, anche i nostri animali domestici! Ci sono tuttavia dei segnali che ci fanno capire se ci troviamo di fronte a bugie.
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Un recente studio ha sottolineato che in media un uomo mente 6 volte al giorno, mentre una donna tre. Non solo, ma anche gli altri mammiferi, i nostri stessi animali domestici del cuore, come cani e gatti lo fanno.
In buona sostanza, gli esperti sono certi che dire bugie non sia un vizio bensì una caratteristica evolutiva. Basti pensare che i più bugiardi, dopo gli uomini, sarebbero le scimmie, seguite da cani e gatti, mentre la capacità di mentire si attenuerebbe con una minore complessità organica del soggetto.
Una scoperta affascinante, che mostra come le maggiori capacità comunicative della specie vadano di pari passo con questa caratteristica. Ovviamente ci riferiamo anche alle bugie cosiddette “buone”, dette magari per rendere migliore la realtà delle cose con abbellimenti o particolari inventati di sana pianta. Ma c’è la possibilità di riconoscere qualcuno che ci sta mentendo? Sì.
Riconoscere le bugie? E’ possibile. Ecco come
Ci sono infatti dei segnali che ci rivelano chi ci sta mentendo. Si tratta di comportamenti specifici, ma anche caratteristiche fisiche inconsapevoli di chi ci sta di fronte e ci sta dicendo una mera “panzana”. Ecco quindi come scoprire se il nostro compagno, o una nostra amica, ci sta dicendo la verità o meno. Ovviamente si tratta di gesti o dettagli che sono riconoscibili solo se ci si trova faccia a faccia con la persona in questione.
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Tra i segnali da tenere in considerazione c’è l’espressione facciale dell’altro, che di solito iin chi mente tende ad essere più prolungata rispetto a chi è sincero, come se volesse dare conferma e supporto alle sue parole. Inoltre, un (o una) bugiardo ha la tendenza ad avere movimenti corporei più rigidi e meno fluidi rispetto a chi non ha nulla da nascondere, quasi meccanici.
C’è anche un fenomeno fisico non controllabile, inoltre, di un mentitore, e cioè la sua dilatazione pupillare: la pupilla di chi ci sta dicendo una bugia appare infatti più piccola e contratta rispetto al normale. E non è finita qui, poichè forse inconsciamente per non mostrare questa caratteristica, un “liar” tende a mantenere uno sguardo sfuggente. Inoltre, attenzione se la persona che avete di fronte inizia a sfregarsi il naso, o grattarsi braccia, gambe o mani: è un segnale di possibile disagio nel dire qualcosa di non vero.