La tintarella è l’obiettivo primario di molti in spiaggia, ma esistono alcune dicerie molto radicate sull’abbronzatura. Sveliamo alcuni falsi miti a cui sicuramente hai creduto anche tu
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Saranno le ore di luce, i colori vibranti, le stampe a fantasia, le occasioni di convivialità che ci rendono felici, ma la verità è che d’estate siamo tutti più belli. Una sorta di serenità si impadronisce del nostro stato d’animo, ma è proprio la nostra immagine a restituirci un’impressione diversa rispetto ai mesi più freddi. Capita di frequente durante l’inverno di guardarsi allo specchio e percepire come una patina opaca sul volto, che appare più spento, le occhiaie sono più visibili, e rinunciare al fondotinta diventa impossibile. Esiste una spiegazione molto semplice per tutto ciò, ed è uno degli obiettivi primari di molte persone nei mesi caldi: l’abbronzatura.
Stendersi sul lettino in spiaggia diventa quasi una competizione con se stessi, per superare il “record” precedente di colore, e conquistare un livello più alto. Anche meno appassionati apprezzano quella differenza apportata dai raggi solari sulla propria pelle, che sembra quasi stia bene con tutto. Nonostante il rapporto comune e collettivo che tutti abbiamo con questo fenomeno, sono ancora molto radicate alcune dicerie non veritiere sull’abbronzatura: alcuni miti da sfatare.
Abbronzatura: falsi miti
Esistono alcune dicerie in merito all’abbronzatura, uno degli obiettivi più perseguiti in estate per migliorare l’aspetto della propria pelle. Vi è tuttavia un aspetto da sottolineare, riguardante l’ottimale riuscita di questo processo. Quest’ultimo infatti dipende dall’adozione delle indicazioni primarie che ne determinano il risultato finale. Alcune sono più scontate ed altre meno, ma una cosa è certa: esistono ancora molti miti da sfatare sulla tintarella.
La protezione non fa abbronzare – Una convinzione prima di tutto pericolosissima, poiché la lozione protettiva risulta imprescindibile per un’abbronzatura in sicurezza. Prima di tutto al fine di evitare danni a lungo termine, come l’invecchiamento cutaneo precoce, ma anche scottature ed eritemi che sicuramente non giovano alla bellezza della pelle, nonché al suo colore, tutt’altro. La protezione solare, a differenza di quanto si creda, permette in realtà di vantare un incarnato più omogeneo e un’abbronzatura obiettivamente più sana, meno tendente al rosso, che compare anche nelle scottature più lievi di cui non ci accorgiamo, e molto più vicina all’ambito dorato.
L’uso del doposole dopo una scottatura – Un comportamento tanto sviluppato quanto poco determinante in caso di scottature. Il doposole è infatti un prodotto utile in seguito all’esposizione solare, in quanto avente alcuni ingredienti lenitivi e nutritivi che ristabiliscono l’equilibrio della pelle. Tuttavia aiutano solo ed esclusivamente in caso di assenza di scottatura, che invece necessita di un trattamento a parte, poiché il doposole risulterebbe inutile per la sua guarigione.
Lo scrub elimina più velocemente l’abbronzatura – Utile nel rinnovamento della pelle, lo scrub vanta un’efficace funzione per la sua bellezza. Proprio per la sua riscontrata funzionalità, sono molte le persone convinte che possa portare ad un’accelerazione della scomparsa dell’abbronzatura. La verità invece è molto diversa: lo scrub elimina le cellule morte della pelle e di tutte le sue impurità, permettendo alla pelle di essere sempre rigenerata e più ricettiva. Se eseguito periodicamente, la pelle vanterà invece un colore molto più sano ed omogeneo, apparendo di conseguenza più bella e compatta.