Minions, il sequel tanto attesa della saga più amata dai bambini negli ultimi anni è giunto finalmente al cinema, ma non uguale per tutti. Il Paese che ne ha censurato la trama: il motivo
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Il film di animazione che ha concentrato l’attenzione del pubblico tanto da trasformarsi nel più grande successo dell’ultimo decennio, i Minions sono i personaggi più famosi e amati del mondo dei cartoons. Era il 2010 quando il film Cattivissimo Me veniva distribuito nelle sale, prima dei successivi due sequel Cattivissimo Me 2 (2013), Cattivissimo Me 3 (2017), e del prequel Minions (2015). Quest’ultimo ora vede il suo secondo capitolo al cinema nella pellicola Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo, che racconta la storia del protagonista.
Gru ha solo 11 anni quando coltiva il suo sogno di diventare cattivissimo, obiettivo che cerca di realizzare attraverso l’aiuto dei minions. Al cinema in Italia dal 18 agosto, si prospetta un enorme successo per l’ultimo film della saga più amata del mondo dell’animazione, a giudicare soprattutto dall’incasso di tutte le edizioni precedenti, che complessivamente hanno totalizzato 3,7 miliardi di dollari.
Il segreto risiede nella simpatia dei protagonisti e del divertimento scaturito dalle loro avventure, in questa occasione ambientate nel 1976, come testimoniato dai look dei personaggi e dalla colonna sonora. Nonostante la storia indirizzata ad un pubblico infantile, ma apprezzabile anche da quello adulto, un Paese nel mondo ne ha censurato la trama, ritenendolo non idoneo per i bambini: di quale si tratta ed il motivo.
Minions: la censura
Il secondo capitolo del prequel Minions è stato distribuito globalmente nelle sale, incontrando ancora una volta recensioni positive da parte di pubblico e critica. Tuttavia in un particolare Paese è stata censurata la trama, ritenuta non idonea per un pubblico infantile. Più precisamente, la parte della storia che sarebbe stata eliminata, o per meglio dire modificata, è il finale del racconto. Nel film originale, che infatti ha una durata inferiore di un minuto, Gru fugge con l’amico e compagno di avventure Wild Knuckles simulando la sua morte per evitare di essere catturato.
Un risvolto inaccettabile ed un significato deprecabile per il Paese che ha deciso di appore una modifica, trasformando totalmente il finale del film, con il bene che vince sul male. In questa versione, Gru abbandona la vita criminosa e dissoluta del “cattivissimo” per dedicarsi al ruolo di padre dedito alle sue tre figlie. Il fatto è avvenuto in Cina, dove il film è stato modificato dai censori per permettere la distribuzione nelle sale, non senza l’accorgimento da parte del pubblico, che ha creato un vero e proprio dibattito social.
In particolar modo, l’autore di recensioni cinematografiche DuSir ha condiviso un post molto diretto: “Siamo solo noi che abbiamo bisogno di una guida e di cure speciali per paura che un cartone animato ci possa corrompere?“. La polemica continua, soprattutto per gli episodi antecedenti a quello del film di animazione. Non è infatti la prima volta che si verificano censure a film provenienti dall’estero in Cina, ma questa volta la reazione è particolarmente incisiva.