Cosa fare quando si vede tutto nero e si mette tutta la vita in discussione? Avere una crisi esistenziale non è certo una passeggiata, ma si può affrontare.
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Si sente spesso parlare di crisi esistenziale, una condizione non certo facile da affrontare e che colpisce più persone di qunato uno non possa pensare. Ma cosa si intende con questo termine?
Si usa questa espressione per indicare tutti i dubbi e gli interrogativi sullo scopo della nostra vita. Sono domande a cui non è ovviamente semplice rispondere e che quindi tendono a mandare in “crisi” appunto, gli individui che ne soffrono.
Di solito si tende ad associare un momento del genere a un periodo buio della nostra esistenza, ma in realtà possono avere anche dei risvolti positivi, aiutandoci a capire cosa realmente vogliamo e darci in alcuni casi lo sprint per cambiare passo.
Quali sono i sintomi che prova un soggetto che ne è colpito? Di solito la persona sperimenta una sensazione di insensatezza in ciò che gli accade, può provare anche una forte preoccupazione e talvolta ansia e depressione.
Crisi esistenziale e lavoro: quando è il momento di cambiare
Spesso la crisi esistenziale è legata a una situazione lavorativa che non soddisfa, che ci rende frustrati e sentiamo sempre più stretta. Quante volte vi è capitato di sentire persone che dicono di sentirsi come un “criceto nella ruota“, ad indicare qualcosa che si ripropone sempre uguale e non ha senso? In questi casi si può cercare di riflettere sulla nostra condizione di lavoro, magari prendendo decisioni in merito.
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Il primo consiglio è di venire a patti con le sensazioni che si provano, e in questo caso di volere altro dalla propria vita. Certo, non è facile lasciare un lavoro sicuro, benchè frustrante, e uno stipendio mensile, ma le risposte non devono arrivare necessariamente tutte subito.
Ammettere di volere un cambiamento è però già un grande passo, e si può pensare anche a un lavoro alternativo, valutando i pro e i contro e anche naturalmente la parte economica. Non è necessario mollare tutto da un momento all’altro, ma magari iniziare a seguire anche ciò che realmente ci rende felici, seguendo corsi, lezioni o frequentando dei gruppi. Un modo per dre spazio più alle nostre reali necessità, valutando con calma una scelta più drastica.