Sono persone che hanno deciso di dedicare tutta la loro vita al Signore, ma preti e suore hanno anche dei lati nascosti sorprendenti. Vediamo quali.
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Quando il pensiero va a preti e suore, spesso l’immagine che ci viene subito in mente è quella di uomini e donne dediti esclusivamente alla preghiera, addirittura reclusi e lontani dalla vita di tutti i giorni, spesso sentiti anche distanti.
In realtà a regalarci uno scorcio di un lato delle loro vite particolare ci ha pensato un fotografo, che è protagonista di una mostra personale con alcuni dei suoi scatti migliori.
Cremonese, classe 1969, è specializzato in reportage sociali ed urbani. Inizia la carriera giovanissimo, dedicandosi alle foto di scena teatrali e alla danza poi, con il trasferimento a Milano, inizia a collaborare anche con un’agenzia fotogiornalistica.
Nel 1998 fonda la sua agenzia fotografica e comincia a lavorare con alcuni dei più importanti stilisti italiani, come Donatella Versace. e ritrarre alcune delle maggiori e più note celebrities in circolazione.
Ovviamente gli interessi del professionista della fotografia continuano a spaziare, e ne è una dimostrazione la sua nuova mostra personale allestita a Milano all’interno dello spazio Leica Galerie a due passi dal Duomo, partita il 23 settembre e che durerà fino a dicembre. Soggetti delle sue foto, proprio suore e preti, ritratti mentre sono intenti a godersi i loro hobby preferiti.
Stefano Guindani è così che ha voluto ritrarre i religiosi, mentre si godono il loro sport preferito. Del resto, il nome della sua esposizione parla chiaro: Mens sana in corpore sano. Tutte attività assolutamente lecite, ma in cui è difficile vederli impegnati. Una fotografia spesso sui toni del bianco e nero che colpisce per l’attenzione quasi pudica nei loro confronti, raffigurati spesso con il sorriso sulle labbra o concentrati mentre portano sottobraccio una tavola da surf o studiano il golf.
E fanno sorridere le immagini di una suora che effettua un perfetto tiro a calcio con la sua candida tonaca e un paio di occhiali scuri. Per non parlare del sorriso sul volto del prete che colpisce un sacco da boxe coadiuvato da un ragazzo vestito in tenuta sportiva. Una mostra particolare e curiosa, da visitare almeno una volta se ci si trova nel capoluogo meneghino.