I govani sono sul piede di guerra, e vedono sempre più a rischio il loro futuro. E’ così che hanno deciso di mettersi in sciopero. Come nasce la loro protesta?
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I giovani sono sempre più preoccupati per il loro futuro, in particolare per quanto riguarda il lavoro e l’ambiente. Proprio quest’ultimo è al centro di uno sciopero che sta andando avanti ormai da tempo, legato al riscaldamento globale e i cambiamenti climatici.
A dare la spinta a questa protesta, va detto, pacifica, è stata inizialmente Greta Thunberg. Nata nel 2003 a Stoccolma, la ragazza è figlia di una cantante d’opera e di un attore, e soffre della sindrome di Asperger.
Fin da giovanissima attenta alle tematiche ambientali, nel 2018, a soli 15 anni ha deciso di non frequentare la scuola fino alle elezoni legislative svedesi, come protesta circa la promessa di diminuire le emissioni di anidride carbonica, come previsto dal Trattato di Parigi.
Ciò l’ha resa una paladina degli ambientalisti e ha ispirato milioni di giovani in tutto il mondo ad essere più attenti sulle questioni legate agli ecosistemi e al Co2, spingendoli a seguire il suo esempio e scioperare per un futuro migliore.
Proprio la 19enne svedese si è resa protagonista di una protesta pacifica, manifestando ogni venerdì anche dopo le elezioni del 2018, dando così il via ai Fridays for Future, conquistando l’attenzione dei media internazionali e spingendo milioni di ragazzi a fare altrettanto in altri Paesi scandinavi oltre ad Australia, Germania e anche l’Italia.
Nel nostro Paese sono 70 e passa le città che hanno deciso di aderire alla protesta di Greta, ed è proprio per questo che lo scorso 23 settembre tanti giovani sono scesi in piazza per protestare contro chi pensa che la questione ecologica non sia di vitale importanza.
Il Fridays for Future ogni anno tiene infatti uno sciopero globale e quest’anno è arrivato in un momento molto delicato per l’Italia, alla vigilia delle elezioni politiche. Tra i maggiori sostenitori, Giorgio Brizio, già organizzatore del meeting europeo di luglio, che ha così dichiarato: “Questo sciopero è importante e servirà anche per far riflettere le persone in vista delle elezioni. Nelle piazze e nei cortei manifesteremo con lo scopo di parlare anche di temi che troppo spesso vengono ignorati, come ad esempio la questione siccità”.