Crisi, a quanto pare i brand di lusso non ne risentono. Da Hermès a Prada, ecco per quali marchi continua l’ascesa.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI DI OGGI:
- Mango, i modelli di scarpe clou della nuova collezione Autunno Inverno 2022-23
- Scarpe: questi modelli con il tacco sono i più trendy della stagione
- Abito paillettes: questa versione sta piacendo a tutte le Vip (ma proprio a tutte!)
La crisi sta colpendo il nostro Paese in tutti i settori, e si riversa in particolare sui cittadini che stanno vedendo lievitare i prezzi di gas e luce, ma anche benzina e beni sia di prima necessità che di lusso.
Anche le aziende stanno risentendo della crisi globale, e molte hanno già deciso di chiudere per le troppe spese da pagare e i pochi incassi registrati negli ultimi mesi.
Chi invece non sembra risentirne affatto, a dispetto della guerra e della crisi economica, sono i brand di lusso, che continuano la loro ascesa registrando un +11% rispetto allo scorso anno, che era già in positivo dopo la pandemia.
Ma come mai? E quali sono le aziende che maggiormente stanno guadagnando a dispetto della tragica situazione mondiale? Andiamo a vedere.
I brand di lusso che non risentono della crisi
Visualizza questo post su Instagram
Le riaperture in Cina e il ritorno dei turisti in Europa, in particolare gli americani, stanno facendo si che a beneficiare della situazione siano proprio i brand di lusso.
Nonostante gli aumenti, infatti, giustificati da un aumento del costo delle materie prime, i consumatori di lusso continuano a comprare spendendo cifre davvero esorbitanti.
Lvmh, colosso mondiale del lusso, dovrebbe registrare una crescita addirittura a due cifre per la fine dell’anno, come anche Hermés, che ha già raccolto ordini per tutto il 2023.
Non sono da meno anche Prada, Dior e Gucci, che nonostante gli aumenti, stanno registrando incassi da record.
Il merito sarebbe in particolare dei consumatori di lusso cinesi, che dopo il lockdown da gennaio a maggio hanno ricominciato a viaggiare e ad incrementare i guadagni sia ad Hong Kong che all’estero, ma anche dei consumatori di lusso americani, in aumento del +85% rispetto all’anno prima della pandemia.