Elettrodomestici più cari: evita di tenerli accesi le ore – la lista

Il primo modo di contenere i consumi energetici in vista del caro bollette è informarsi sugli elettrodomestici più energivori: la lista di quelli più cari (di cui non abusare)

Elettrodomestici cari
Elettrodomestici (Pexels)

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L’aumento delle bollette relativo all’incremento dei costi dovuti alla crisi energetica e all’attuale condizione del Paese non solo preoccupa i cittadini ma determina i primi spiacevoli effetti. Sono molti coloro che trovano difficoltà a fronteggiare le spese dei consumi e i dati di molti gestori confermano le interruzioni dei contratti per alcune famiglie e imprese in difficoltà. La situazione pesa sulle tasche di tutti e la necessità di contenere i costi è un denominatore comune, per tale ragione la soluzione ideale è quella di ridurre i consumi, anche nell’ambiente domestico.

Il primo metodo, oltre a risparmiare sulla luce ed evitare sprechi relativi al consumo di acqua, è informarsi sugli elettrodomestici più energivori, limitandone l’uso. Per quanto utili nell’assolvimento dei compiti domestici, influiscono in modo incisivo sulla bolletta, causando in alcuni casi un aumento rilevante. In modo particolare, vi sono alcuni elettrodomestici che si rivelano decisamente più cari rispetto ad altri, soprattutto abusandone.

Elettrodomestici: la lista dei più energivori

Elettrodomestici cari
Elettrodomestici (Pexels)

La strategia più semplice ed efficace per ridurre i costi in bolletta è contenere i consumi di energia. Per riuscirci è possibile limitare gli sprechi ma anche tenere in considerazioni quali siano gli elettrodomestici più energivori, così da adottare un utilizzo più consapevole. Indispensabili come aiuto quotidiano nell’assolvimento delle esigenze domestiche, oltre ad essere indispensabili alleati si possono rivelare anche dei pesi significativi in bolletta. In modo particolare vi sono alcuni elettrodomestici più costosi, e tra questi spicca il forno elettrico.

L’utilizzo per la durata di un’ora ad una temperatura di 200 gradi può arrivare a consumare fino a 1,5 Kwh, un dato che conferma la necessità di ridurne l’uso per contenere i consumi. Anche la lavatrice risulta tra gli elettrodomestici più energivori, seppur estremamente essenziale, ma in questo caso è possibile contenere i consumi. I lavaggi “eco” e più in generale quelli ad una temperatura contenuta tra i 30 e i 40 gradi possono risultare meno costosi in bolletta, soprattutto associati all’abitudine di procedere sempre a completezza del carico, così da diminuire il numero totale di accensioni.

Anche il frigorifero purtroppo rientra tra gli elettrodomestici più energivori e la sua costante attivazione rende impossibile un intervento sui consumi. L’unico metodo per contenerli è l’affidamento ad un’elevata classe energetica, che può portare ad un consistente risparmio in bolletta.

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