Se vuoi abbassare la glicemia devi sapere che esistono dei trucchi molto utili e che ti permetteranno di fare la differenza. Nessuno li conosce, è ora di scoprirli.
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La nostra salute si sa, è il valore supremo perché è quello che determina la nostra qualità e durata della vita. Se non lo si ritiene così importante le conseguenze sono nefaste. Uno degli aspetti che ad esempio meritano di essere controllati è la glicemia. Esiste un piccolo dispositivo, ormai commercializzato ovunque, che permette di controllare il livello di zuccheri nel sangue. Esiste a tal proposito una tripartizione per fasce per quanto concerne il risultato che viene fuori.
Per essere sani e quindi condizioni tali da non destare preoccupazione bisogna avere la glicemia inferiore ai valori tra i 70 e i 100 milligrammi/decilitro dopo ovviamente 8 ore di digiuno. Se invece si presentano valori superiori a 126 mg/dl per più volte consecutive si soffre già di diabete. Tra i 100-125 mg/dl vuol dire che il soggetto sottoposto ad analisi verte in una condizione di pre-diabete, a cui è necessario quindi prestare attenzione. Scopriamo quindi come.
Negli anni l’attenzione per la cucina orientale è aumentata in maniera vertiginosa, tutti curiosi di assaggiare piatti dal gusto assolutamente diverso rispetto a quelli che vantiamo nella nostra tradizione culinaria. Ma se vuoi comunque ridurre il livello di glicemia presente nel sangue la sana alimentazione è la panacea di tutti i mali ed il sushi può aiutarci.
E’ stato dimostrato infatti come la combo riso freddo – evitate in generale di mangiarlo caldo – con le alghe e il pesce non alza la glicemia ma bisogna comunque prestare attenzione alla salsa di soia in quanto è particolarmente zuccherata. Altri accorgimenti che possono rivelarsi utili riguardano alimenti importanti nella nostra cucina nazionale, come le patate.
In questo caso è sempre meglio mangiarle a pezzi piuttosto che sotto forma di purè e lo stesso discorso vale per i ceci, meglio mangiarli cotti e interi anziché come hummus. La spiegazione sta nel fatto che l’amido ridotto a piccole particelle assorbirebbe più acqua in cottura e diventa più assimilabile con la conseguenza che si alza la glicemia.