Il colosso dell’e-commerce si è stancato. Amazon ha fatto partire la prima denuncia in Italia contro i siti e gruppi che promuovono false recensioni. Ma come fare a scoprirle?
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Da tempo è in corso una battaglia tra Amazon e i gruppi e siti che promuovono l’uso delle recensioni false. Si tratta di commenti sotto a prodotti normalmente in vendita sul sito del colosso dell’e-commerce falsi, in quanto retribuiti con denaro, buoni o prodotti.
Ovviamente, quindi, le opinioni non possono essere più ritenute vere o imparziali, e ciò a discapito dei clienti. Un “mercato” fiorente, con gruppi sui social da migliaia di persone, i cosiddetti falsi tester, che ora rischiano grosso, assieme agli amministratori dei gruppi.
Già, perchè è di pochi giorni fa la notizia della prima denuncia penale di Amazon in Italia e in Spagna verso questi siti, come ha spiegato Dharmesh Mehta, vice Presidente dei selling Partner Services dell’azienda: “Amazon continuerà in modo implacabile a individuare i malfattori che alimentano questo mercato e ad agire contro di essi. Non c’è posto per le recensioni false su Amazon o altrove nel settore”.
Amazon: come riconoscere le false recensioni in semplici passaggi
Ma come riconoscere le recensioni vere da quelle farlocche? Ci sono alcuni accorgimenti da poter adottare, che vi toglieranno il dubbio di trovarvi davvero di fronte a una schietta opinione rispetto a quella retribuita. Innanzitutto, attenzione alle date delle recensioni in oggetto: se notate che ce ne sono parecchie nella stessa giornata o nell’arco di un paio di giorni, potreste trovarvi davanti a una campagna di boosting, termine che indica il tentativo da parte del produttore dell’oggetto in vendita di innalzare il suo reale valore o la sua reputazione in rete.
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Altro fattore da considerare, occhio alle troppe “stelline”: come noto, i voti su Amazon ai prodotti vengono dati con delle stelle da 1 a 5. Ebbene, se il divario tra i voti massimi e quello minimo è troppo eccessivo, per di più se con un prodotto non troppo conosciuto, meglio farsi due domande. Anche recensioni contenenti troppi complimenti possono essere indice di un qualcosa di prestabilito, così come quelle troppo lunghe: sappiate che spesso i gestori dei gruppi di commenti retribuiti chiedono un minimo di tot parole a commento a chi vuole partecipare.
Nessuna critica in nessun commento? Molto strano che non si trovi proprio nessun difetto, nemmeno il minimo, al prodotto. Meglio tenere in questo caso la soglia di attenzione alta e non farsi prendere dai facili entusiasmi: si conta che attualmente siano circa 11.000 i gruppi di “fake reviews” ancora in circolazione.