Relazioni tra professori e alunni, ecco cosa si rischia in Italia se scoppia l’amore tra questi. Le leggi e quello che c’è da sapere.
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Le relazioni tra professori e alunni ad oggi sono sempre più in crescita, un aspetto che preoccupa sia i genitori dei giovani di oggi che la Cassazione, che regola le sanzioni da dare.
Dopo il caso di Monza, in cui un professore di 60 anni è stato accusato di aver avuto una relazione con una sedicenne, è scoppiata di nuovo la polemica su queste situazioni che purtroppo, sembrano sempre più frequenti tra i banchi di scuola.
Ma cosa dice la legge in merito? Quando si può parlare di reato e quanto è sicura la scuola per i nostri figli? Ecco le leggi in merito e tutto quello che c’è da sapere in questi casi.
Relazioni tra professori e alunni, cosa dice la legge
Per prima cosa, è necessario spiegare la differenza tra violenza sessuale e atti sessuali con minori.
Infatti, nel caso del professore di Monza, non si può parlare di violenza sessuale poiché la giovane era consenziente e si era sviluppata una relazione tra i due. In questo caso quindi, si parla di atti sessuali con minori.
Il rapporto tra minorenni e maggiorenni è regolato dall’Articolo 609 quater del Codice Penale, che spiega che un maggiorenne può avere rapporti sessuali con minorenni tra i 14 e i 18 anni solo se quest’ultimo esprime il suo consenso non forzato ed esplicito.
C’è poi da vedere se il maggiorenne ha abusato del suo ascendente verso il minorenne (nel caso di un docente che si occupa dell’alunno). In questo caso si parla di abuso di potere.
In ogni caso poi, al di là della legge, queste relazioni non andrebbero mai incoraggiate, visto il ruolo che ricopre la scuola come istituzione, in cui i minori dovrebbero essere istruiti e protetti.