Gli atteggiamenti di chi vuole ferirti sono tanti e talvolta non se n’è così consapevoli. Conoscere questi comportamenti permette di proteggersi da cosiddetti vampiri energetici.
Siamo il frutto di quello che pensiamo. Ogni giorno il nostro cervello è attraversato, secondo le stime, da circa 6,2000 pensieri. Da cosa mangiare, a come vestirsi, non mancano anche rimuginazioni su eventi spiacevoli che magari sono accaduti nel corso della giornata.
Sarà capitato a tutti di entrare in contatto con persone svegliatesi con la luna storta che magari hanno preso noi come capro espiatori per sfogarsi facendoci vivere veri e propri incubi. E visto che noi siamo delle vere e proprie spugne, questo incide tantissimo sull’umore.
Tutto è amplificato dal fatto che ogni giorno siamo in contatto con molte persone, talvolta stressate e poco inclini a una comunicazione efficace. Senza di fare di tutta l’erba un fascio, è importante però conoscere il nemico, sapendo come comportarsi in caso di atteggiamenti poco piacevoli da parte dei nostri interlocutori.
Partendo dal presupposto che ogni persona sta facendo il suo cammino di vita e che nella maggior parte delle volte se non è piacevole è perché ha avuto problemi durante l’infanzia, è comunque importante imparare a tutelarsi da queste persone potenzialmente tossiche.
Vampiri energetici che succhiano via il benessere e la serenità: da invidia, a gelosia, a pessimismo a manipolazioni, stare a contatto con persone che mettono in campo questi atteggiamenti abbassa le energie. Questi soggetti non fanno che lasciarsi andare a critiche, osservazioni nefaste e inutili, sminuendo l’interlocutore e mettendogli molta ansia addosso.
Si tratta di atteggiamenti che possono minare la serenità, soprattutto in chi già ha delle fragilità. In generale siamo esseri permeabili e purtroppo stare a contatto con persone tossiche comporta molto stress.
Daniel Goleman, psicologo e giornalista, nel suo best-seller “Intelligenza emotiva” ha spiegato che tutti se colpiti da una carica emotiva nefasta proveniente dall’esterno non possono che cambiare in peggio il loro stato d’animo.
Il problema sorge se questi atteggiamenti sono messi in atto da soggetti con cui siamo in contatto ogni giorno, tra famiglia, amici e datori di lavoro.
In particolare ci sono specifici atteggiamenti che feriscono molto. Tra questi l’ipercriticismo che non fa altro che far sentire frustati. Frequenti i casi in cui una persona fa appunti esagerati, facendo di piccolezze una montagna, tanto da far sentire sminuito il proprio interlocutore che non si sentirà amato e capace.
Il disprezzo è un’altra forma di comunicazione tossica che non fa che far sentire umiliati: si tratta di un atteggiamento tipico di soggetti arroganti e con tratti narcisistici. Collegato al narcisismo si collocano comportamenti all’insegna dell’egocentrismo che portando a una voragine tra gli interlocutore. Essere in contatto con una persona egocentrica fa sentire invisibili e prosciugati al livello emotivo.
Non da ultimo gli atteggiamenti manipolatori improntati sui sensi di colpa, portando a sentirsi sbagliati. Tra questi comportamenti non mancano i giudizi che minano la serenità, facendo sentire inadeguata anche la persona più corazzata.
Se si ha a che fare con persone che attuano questi modus operandi è bene prenderne le distanze se è possibile. Qualora non fosse così, si può correre ai ripari cercando di essere meno coinvolti a livello emotivo con soggetti simili e rendersi conto che non hanno una comunicazione normale e non siamo noi il problema.