Diadema maledetto, la storia della tiara conservata a Palazzo ma che nessuno indossa da 100 anni. Tutte le sventure legate a questo gioiello.
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Tra tutte le storie che riguardano la famiglia reale, questa è di sicuro la più spaventosa, nonostante sia legata ad un bellissimo gioiello, una tiara, che nessuno indossa più da 100 anni.
La corona in questione si chiama Strawberry Leaf Tiara, è ed stata nel corso dei secoli, protagonista di sventure di ogni tipo.
Conservata ad oggi nella sede della Fondazione della Casa d’Assia, la tiara si è posata sul capo di numerose regine e principesse, e ovunque ha causato morte e sventura.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio la storia di questa tiara maledetta.
Strawberry Leaf Tiara, la storia del diadema maledetto
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La prima ad indossare la tiara fu la Principessa Alice, figlia terzogenita della Regina Vittoria e del Principe Alberto, in occasione del suo matrimonio e le fu donata proprio dal padre, che morì prima delle nozze.
Quando la Principessa diventò Gran Duchessa d’Assia nel 1877, l’anno dopo la difterite colpì tutta la sua famiglia, compresa Alice che morì a soli 35 anni.
La tiara fu quindi ereditata dall’unico figlio vivo, Ernesto che poi sposò la cugina Vittoria Melita di Sassonia-Coburgo-Gotha (sempre nipote della Regina Vittoria).
Ernesto però divorziò da Vittoria e sposò in seconde nozze la Principessa Eleonora di Solms-Hohensolms-Lich, da cui ebbe due figli, Giorgio Donato, che ereditò il titolo di Gran Duca d’Assia, e Luigi.
Il primo, sposò poi nel 1931 Cecilia di Grecia e di Danimarca, figlia di Andrea di Grecia e di Danimarca e di Alice di Battemberg, e sorella di Filippo (che sposò poi Elisabetta II).
Cecilia e il marito, si imbarcarono il 16 novembre 1937 su aereo per andare al matrimonio del fratello di Giorgio, Luigi, ma l’aereo si schiantò contro una ciminiera in Belgio, e nessuno sopravvisse.
Sul luogo del disastro fu ritrovata una cassaforte e al suo interno, c’era proprio la Strawberry Leaf Tiara, che passò quindi al fratello Luigi e alla moglie Margaret Geddes, che a quanto pare, non indossò mai il gioiello.
