La ceretta è uno dei metodi più utilizzati dalle donne di tutto il mondo per togliere i peli in eccesso. Eppure, benchè abituate, commettono alcuni errori. Ecco quali.
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Ci sono diversi metodi che noi donne utilizziamo per far piazza pulita della peluria in più, un pratica comune che risale alla notte dei tempi. La depilazione, infatti, è un’usanza molto antica.
Le prime testimonianze in questo senso risalgono addirittura agli antichi Egizi, che erano soliti rasarsi con delle creme composte da miele e olio. Una pratica messa in atto non solo dalle donne, ma anche dagli uomini, in particolare i sacerdoti, che si rasavano i capelli e il corpo in segno di rispetto per gli dei.
Anche gli uomini dell’antica Roma e della Grecia, soprattutto, gli atleti, erano soliti depilarsi, usando allo scopo dei gusci di noce bollenti. Anche nel Rinascimento, poi, le donne tendevano a sfoltire i capelli vicino alla fronte, per renderla più alta, poichè all’epoca era ritenuta un segno di bellezza.
Oggi abbiamo a disposizione molti metodi di depilazione, con i più usati che rimangono quelli della ceretta e negli ultimi anni dell’epilazione. Con la luce pulsata è infatti possibile oggi arrivare a una depilazione praticamente permanente.
Tuttavia la pratica della ceretta rimane ancora oggi quella più usata, che permette di mantenere il corpo liscio per circa un mese. A base di cera d’api che viene applicata sulla parte da trattare, e poi tirata via con garze o carta con un gesto rapido e deciso, viene usata di solito su gambe, braccia, ascelle e zona bikini.
Ciò comporta però un certo arrossamento della parte trattata, e bisogna prendere degli accorgimenti per evitare di ritrovarsi con puntini rossi irritati e decisamente poco belli da vedere, che vanno a mostrare l’effetto opposto rispetto a quello desiderato. Tra gli errori da non commettere mai, non appena finito il trattamento, ad esempio, c’è quello di farsi un bagno caldo, che può provocare irritazione.
Inoltre, e questo è un errore che inconsapevolmente fanno alcune atlete, sarebbe da evitare il contatto con il cloro della piscina per almeno i due giorni successivi. Per far sparire il normale rossore, tuttavia, si possono usare degli olii appositi, come quello di cocco, alla menta piperita o alla lavanda, massaggiandoli sulla zona interessata con delicatezza.