Le opinioni negative non sono sempre facili da digerire, ancor più quando provengono dalle persone più care che dovrebbero sostenerci: come gestire le critiche degli affetti
Gli articoli più letti di oggi:
Parte necessaria e inevitabile della vita sociale, qualsiasi essa sia, è l’inesorabile “scontro” con l’opinione degli altri, che non sempre rispecchia ciò che vorremmo pensassero di noi. Muoversi nel mondo sotto ogni aspetto, mettersi in gioco in contesti e relazioni, conduce in modo conseguente al ricevere un giudizio, una risposta dall’ambiente. Tutti abbiamo ricevuto qualche volta una critica più o meno motivata che in qualche modo ci ha messo a disagio sortendo sentimenti contrastanti.
Ciò accade soprattutto quando le critiche ci vengono dirette dalle persone più care, come un amico, un familiare e il partner. Non è sempre facile gestire le opinioni negative, in modo particolare quando provenienti dalle persone a cui teniamo di più. In questo caso, per imparare a gestire al meglio tale situazione, il primo passo è dividere le critiche in due differenti categorie, che richiedono una relativa reazione diversa per riuscire ad esercitare la migliore gestione.
Ricevere critiche non è mai semplice, ancor più reagire nel modo corretto, ma a rendere l’impresa complessa è la persona da cui provengono le opinioni. Quando a fornirci un parere negativo è una persona cara, allora diventa ancora più difficile saper gestire le parole ricevute senza soffrirne emotivamente. In questi casi è importante saper distinguere le critiche negative e principalmente inutili, più che altro offensive, a quelle costruttive che possono in qualche modo riuscire ad aggiungere qualcosa al nostro bagaglio.
Non sempre le persone che dicono di volerci bene agiscono in modo corretto, soprattutto quando presentano problematiche caratteriali o inerenti alla sfera sociale. Non tutti nel tempo sono riuscito ad acquisire tutti gli elementi che determinano la maturità emotiva, così alcune persone con particolari esperienze non hanno sviluppato questa forma di capacità. Il risultato è che possono offendere le persone a loro accanto solo come reazione difensiva o modalità di espressione di sé, al fine inconsapevole di prevaricare sull’altro.
In questo caso è importante non lasciarsi influenzare o minare l’autostima da espressioni svilenti o sminuenti che hanno il solo obiettivo di ferirci e ridimensionare quel rapporto che evidentemente non risulta positivo. Tuttavia le critiche possono anche essere costruttive, e si distinguono da quelle offensive perché sono motivate e contengono a loro volta un suggerimento che può rivelarsi utile.
Nonostante l’apporto positivo di questo tipo di intervento, potrebbe comunque non essere facile riuscire a gestire le emozione che vi susseguono. La cosa importante per reagire nel modo migliore è ricordarsi che la critica non si rivolge alla persona ma alla situazione o all’azione che l’ha provocata. Mettersi in discussione non è sintomo di insicurezza ma di potenzialità verso un costante miglioramento di se stessi.