Sono bellissimi e spesso diventano anche dei complementi di arredo, ma come sono difficili da finire! Ecco come completare i puzzle più ostici!
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E’ uno dei passatempi più noti e amati, gioia e “dolore” per chi se ne approccia, in particolare quando i pezzi da assemblare sono tantissimi. Eppure i puzzle sono tra i regali più diffusi e amati e hanno un origine molto antica.
Sono stati infatti inventati nel 1760 da John Spilsbury, un incisore londinese, che pensò bene di prendere delle immagini geografiche, dipingendone il soggetto sul legno e poi tagliarlo in pezzi. A partire dagli anni Cinquanta, poi, si passò dal legno al cartone, rendendo più leggeri e maneggevoli i puzzle.
Oggi sono tante le persone che si dilettano con questo rompicapo, che quando è completato può diventare anche un bellissimo complemento di arredo. Le immagini riprodotte, infatti, spesso raffigurano alcuni dei capolavori più belli dell’Arte, ed è normle che li si voglia affiggere.
Puzzle: come completarne uno da più di 1000 pezi in pochi minuti
Ovviamente il bello di un puzzle è quello di comporlo. Ma come fare se ci si ritrova a dover assemblare qualcosa di molto ostico e con più di 1000 pezzi? Ci sono alcune strategie da poter mettere in atto. Vediamo quali.
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A spiegarlo è l’olandese Maaike van den Brink, che assieme alla sua squadra è arrivata seconda ai campionati olandesi di puzzle, completandone uno da 1000 pezzi in 68 minuti. Il suggerimento della donna è di scegliere un’illustrazione, poichè le foto risultano più complicate da comporre.
Dopo aver riflettuto sul soggetto, è il momento di mettere i pezzi sul tavolo, ed è qui che arriva l’illuminazione: “Direi che prima conviene assemblare tutti i pezzi del bordo. Dopodiché sta a te scegliere se preferisci lavorare per sezione o in maniera concentrica” spiega infatti Maaike.