State attraversando un periodo di grande tensione e l’ansia vi attanaglia? Provate la tecnica del tapping, in grado di alleviare il disturbo.
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Sono tante le persone che soffrono d’ansia ogni anno in Italia. Uno stato psicofisico che provoca grande disagio in chi ne soffre e che può sopraggiungere aa qualsiasi età e per i motivi più disparati.
Spesso la condizione rende difficile l’interazione sociale, con il soggetto che tende ad isolarsi dagli altri, con il risultato che capita sovente che al disturbo si associ anche la depressione.
Nei cavi più gravi, l’ansia può sfociare anche in veri e propri attacchi di panico, momenti di fortissima tensione che, stando a chi ha avuto la sfortuna di provarli, assomigliano quasi a degli attacchi cardiaci, e si ha la sensazione di stare per morire.
Una patologia che a volte viene minimizzata da chi non la prova e la ritiene indice di un’eccessiva sensibilità. Sfortunatamente così non è, ma esistono tecniche, oltre a un percorso psicologico e eventualmente anche uno farmacologico, in grado di portare un certo sollievo. Unas di queste è il tapping.
Ma come funziona questa tecnica, di cui si è iniziato a parlare a partire dagli anni Novanta, grazie allo studio dello psicoterapeuta Roger Callahan? Il suo nome deriva da to tap, ovvero picchiettare in lingua inglese, ed è basata su un automassaggio che viene eseguito su determinati punti che rilasciano benefici alla persona.
Picchiettando dei punti specifici si va a stimolare l’amigdala, la parte del cervello riservata alle emozioni, con il risultato che l’ansia si riduce subito. Il tapping riduce il cortisolo e diminuisce ovviamente lo stress, migliorando aanche la qualità del sonno.
Un risultato non da poco, se si considera che lo stress riduce le capacità del sistema immunitario, rendendoci maggiormente esposti a virus e infezioni. E’ bene quindi dargli una chance, magari anche grazie ai videotutorial che si trovano sempre più spesso sui social.
