Un recente studio incentrato sugli psicopatici ha toccato il tema dei loro generi musicali preferiti: spunta una verità inaspettata, poco conosciuta. Ecco di cosa si tratta.
Film cult come “Arancia Meccanica” e “Il silenzio degli innocenti” hanno diffuso il mito che la psicopatia sia legata a doppio filo con la musica classica.
A incarnare questa immagine – in cui narcisismo, machiavellismo e psicopatia coesistono in un’unica personalità – la storia della pellicola “American Pyscho”, il cui protagonista interpreto da Christian Bale, è una volpe di Wall Street.
Nell’immaginario collettivo i film hanno un ruolo molto impattante nel creare i tratti della personalità psicologica, ma talvolta creano dei falsi misi. A sfatare la credenza di una connessione tra psicopatia e musica classica è stato uno studio condotto dall’Università di New York. Più che un genere musicale specifico, sembra che personalità psicopatiche siano portate ad ascoltare un determinato tipo di brani.
Nello studio condotto sono stati paragonati i gusti musicali di individui che hanno effettuato il test sulla personalità Levenson Self-Report, strumento dedicato allo screening per la psicopatia.
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Psicopatici e la loro musica preferita: spunta la verità
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Lo studio condotto ha avuto il pregio di mettere in risalto come non ci sia un singolo genere musicale preferito dagli psicopatici. Bensì è stato toccato con mano come siano dei brani specifici a conquistare personalità distrubate. In particolare è stato riscontrato che singoli come “No Diggity” dei Blackstreet Boys e “Lose Yourself” di Eminem siano i più amati da persone con problemi della personalità. Questi soggetti invece non sarebbero attirati da singoli come “My Sharona” dei The Knack, e “Titanium”, dei Sia.
Lo studio in questione si aggiunge ai tanti realizzati nell’ambito delle ricerche sui disturbi della personalità. Già in passato era emerso come questi soggetti siano inclini a studiare materie come economia e perseguire carriere in generale che riguardano il mondo degli affari.