Se ami gli animali non potrai sicuramente accettare di indossare un capo che deriva da un animale che è stato sacrificato per realizzarlo.
La Lega Anti vivisezione, conosciuta anche come LAV, dal 2015 si occupa di free fashion, ovvero una moda sostenibile che si fonda su principi etici, dunque a favore degli animali.
I brand che scelgono d’impegnarsi da questo punto di vista, ultimamente sono molti, questo vale soprattutto per quei marchi che producono pellicce o pellami, c’è chi decide di rinunciare a questi capi o chi li produce sintetici.
Simone Pavesi, Responsabile dell’area “Moda Animal Free” di LAV, quando è stata lanciata la società in questione, aveva indetto un sondaggio per capire le idee che dei consumatori, ebbene è stato riscontrato che già nel 2015 erano circa il 12% i consumatori convinti di una scelta consapevole, che non sarebbe poco, nel corso del tempo la percentuale sarebbe in crescita.
La richiesta di capi animal free deriverebbe prima di tutto da ragioni etiche, e da un’acquisizione maggiore di consapevolezza da parte dei consumatori, il discorso non cambia nemmeno tra quelli che prediligono grandi marchi.
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Per chi è sensibile da questo punto di vista e vuole essere sicuro del prodotto che sta acquistando, si consiglia di controllare l’etichetta, il capo in questione deve essere completamente privo di materiali animali. Questo perchè anche nei casi in cui l’animale non viene ucciso, fa comunque una vita diversa, nella zootecnica infatti l’animale soffre e non vive nel suo abitat naturale, è sfruttato e ne risente in termini di durata e di qualità della vita. Va evitato di acquistare pelli esotiche, pelli tradizionali e anche le piume, perché non provengono da animali liberi e felici.
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Tra le alternative alla lana, troviamo il pile, la flanella, il velluto, la ciniglia, l’acrilico e il modal questi materiali per esempio hanno spesso una resa migliore in termini di resistenza e tenuta di calore, oltre ad un prezzo anche meno elevato.
Per le pellicce ci sono le alternative ecologiche che sono economicamente più convenienti, il materiale migliore per una pelliccia che sia calda e il più vicino possibile dal punto di vista estetico ad una vera è di kanecaron, una fibra sintetica ideata in Giappone.