E’ il fiore simbolo delle feste, con le sue foglie scarlatte e i gambi verdi smeraldo. Alcuni suggerimenti per far durare a lungo la vostra Stella di Natale.
Conosciuta anche, sebbene in minima parte, come Poinsettia, deve il suo nome all’ambasciatore americano in Messico, che per primo la portò in patria nel lontano 1825.
Sì, perchè la Stella di Natale, la bellissima pianta ornamentale che addobba le nostre case durante le feste, è di origine messicana, e in natura può addirittura raggiungere un’altezza dai 2 ai 4 metri. Presente fin dai tempi degli Aztechi, questi ultimi la usavano in segno di buon augurio come dono da lasciare ai templi, o sulle tombe dei guerrieri caduti in battaglia, poichè indicante purezza.
Un significato ripreso anche dal mondo cristiano che, notando la sua somiglianza con la Stella di Betlemme, ha iniziato ad usarla come fiore beneaugurale, da regalare o tenere in casa durante le feste natalizie.
La pianta fiorisce nel periodo invernale, e non ha bisogno di molta luce diurna, e bisogna “allevarla” con prticolare cura per evitare che muoia dopo pochi giorni. Ecco quindi alcuni suggerimenti per mantenerla in salute e più bella che mai per tutte queste settimane e anche oltre.
La sua diffusione si deve a un fiorista che per primo ebbe l’intuizione di iniziare a venderne dei rami a inizio Novecento ai negozi sui boulevard di Hollywood, in occasione dei mercatini di Natale. A partire dal 1950, i suoi eredi iniziarono quindi a coltivarle anche in vso per renderla una pianta da interno. I fiori della pianta sono gialli e minuscoli, mentre quelli che pensiamo siano petali, in realtà ne sono le foglie, di un rosso acceso.
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Per scegliere una pianta in perfetta salute dobbiamo osservare che i fiori siano ancora verdi e in boccio, e le foglie turgide e salde, senza macchie o bruciature. E’ consigliabile prenderla in serra, e avere molta cura nel portarla a casa, proteggendola da “colpi di freddo”. La posizione ideale per la Stella è su un tavolo, in un ambiente luminoso ma non direttamente alla luce del sole. La temperatura per lei ideale è tra i 18 e i 22°, mai superiori ai 26°.
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La pianta va innaffiata ogni tre giorni circa con circa 100 ml di acqua, ed è importante che non ristagni nel sottovaso. Non serve inoltre concimarla fino alla primavera, e dopo che cadranno le foglie verso febbraio, potremo reciderne i rami sui 10 cm di altezza. A questo punto, verso l’inizio dell’estate, potremo travasarla. Per farla fiorire con maggior costanza, in autunno, dovremo chiuderla in uno sgsbuzzino o un luogo buio dalle 17 di sera fino alla mattina successiva. Il prossimo Natale, potrete quindi sfoggiarla nuovamente in tutta la sua bellezza!
