Fino a qualche anno fa non se ne conosceva neppure l’esistenza, e ancora oggi in tanti non sanno ancora pronunciarlo, ma ciò nonostante è attualmente un dei piatti più fotografati, ricercati e cucinati negli ultimi anni.
Il Poké Bowl nacque nel 400 d.c. quando i Polinesiani arrivarono alle Hawaii, erano soliti mangiare pesce crudo a cubetti, pokè infatti significa letteralmente “a pezzetti” e in cucina non si intende altro che del riso bollito condito con frutta, verdura, pesce crudo e salse. Inutile dire che ormai è famosissimo in tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti all’Oriente.
Sam Choy è il celebrity chef che lo ha reso celebre, negli anno 90 diede vita a un’iniziativa che puntava a riscoprire la cucina del Pacifico, successivamente ha intuito come il poké rappresenti un ottimo food a prova di marketing, con ottime potenzialità per essere quello che è diventato, colorato, gustoso, sano, leggero, veloce da preparare e replicabile in svariate combinazioni.
In Italia ha atterrato per la prima volta al Botanical Club di Milano, Alessandro Longhin ha deciso di importarlo dopo aver visto il successo che riscuoteva a New York, era il 2015 e si iniziava a parlare di piatti salutari e di ristoranti infornali, sono state queste le ragioni che hanno spinto l’imprenditore a proporlo a Milano, in un bel locale, rendendolo un pò più chic del solito, abbinandolo con cocktail e vini abbinati. Ad ormai anni di distanza è ancora uno dei piatti più gettonati del menù.
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La versione Giapponese:
In Giappone, hanno sostituito i condimenti classici con salsa di soya e l’olio di sesamo, integrando anche sapori come il dolce, l’agrodolce, l’acido e il piccante, aggiungendo spezie e l’alga nori, così nasce il Shoyu poké, uno dei piatti più amati in Oriente ed ormai anche in Occidente.
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Nel 2021, il pokè è stato il piatto che a livello mondiale ha ricevuto più ordinazioni su Deliveroo, il primo posto in assoluto è stato ricoperto dal Salmon Poké di Firenze. Al secondo posto una limited etidion di Hong Kong, e al terzo la poké bowl con ingredienti a scelta. Ormai anche in Italia i poké tengono testa alla pizza e agli hamburger.
