Partorisce due gemelli e poi muore: questa la tragedia che ha spinto un marito a scrivere una drammatica lettera di ringraziamento per i medici di un ospedale del Bel Paese.
Drammatica tragedia a Brindisi. All’Ospedale Perrino una futura mamma è arrivata in condizioni critiche, lo scorso 17 dicembre. Stava portando avanti una gravidanza gemellare, complicata a causa di una ecalmpsia.
41 anni, insegnante di Pezze di Greco, in provincia di Brindisi, Nicoletta era sposata con Giacomo: i due avevano già una figlia, Emma Maria, di sei anni e ben presto avrebbero allargato la loro figlia con due new entry. Nicoletta portava in grembo due gemellini, dandole così ben un fratellino e una sorellina alla sua bimba.
Uno sogno quello di vedere la sua amata famiglia allargarsi a cinque, spezzato da un destino amaro. Al terzo trimestre di gravidanza, le cose hanno preso una brutta piega: la situazione si è complicata in modo inesorabile, portando al ricovero della 41enne al settimo mese di gravidanza. Grazie all’intervento tempestivo dei medici, i due gemellini hanno visto la luce. Ma dopo il parto si è verificata la tragedia più grande: Nicoletta, nonostante le cure incessanti in rianimazione, non ce l’ha fatta, spegnendosi il 22 dicembre.
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Partorisce due gemelli e poi muore: la commuovente lettera del marito ai medici
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Edoardo Maria ed Emila Maria sono i due neonati nati dal ventre di Nicoletta, la mamma che non ce l’ha fatta per via delle complicazioni durante il parto.
In questa tragedia, a soffrire moltissimo è il marito della 41enne, gioioso per il fatto che i suoi gemellini ce l’hanno fatto, ma nel dolore più grande per la perdita della moglie. Giacomo ha commosso tutta l’Italia con una lettera molto toccante, inviata ai medici e agli operatori sanitari dell’ospedale che si sono messi in pista, facendo di tutto per salvare i gemellini e anche la moglie.
Per cinque giorni il reparto di Rianimazione e di Terapia intensiva non si è dato pace per potere salvare la 41enne, che ha lottato fino all’ultimo, tra la vita e la morte.
“Viviana era una donna, una moglie, una mamma fuori dal comune. Amava la vita ma soprattutto amava la famiglia, tanto da sacrificare la sua vita per darla a due fantastiche creature, Per cinque lunghi e speranzosi giorni siete stati gli angeli custodi di mia moglie, della mamma dei miei figli.”, le parole condivise nella dolorosa lettera dedicata dal marito di Nicoletta ai medici che hanno assistito la moglie.