Spare continua a suscitare trambusto. Nella sua autobiografia Harry parla approfonditamente del suo rapporto con la stampa e dello sgarbo subito e mai accettato e che causò tutto il suo livore.
Il libro autobiografico del Principe Harry continua a suscitare grande clamore. Uscito il 10 gennaio in tutto il mondo, ha polverizzato ogni record di vendita: solo 1,5 milioni di copie vendute nei primi giorni.
A scatenare l’attenzione di stampa e lettori, le succose rivelazioni del secondogenito di Carlo e Diana sulla sua vita come membro dei Windsor, nonchè delle vere e proprie bordate contro alcuni dei suoi parenti, in primis proprio il padre e il fratello maggiore, William.
Il neo principe di Galles e la sua consorte, Kate Middleton, sono stati accusati il primo di averlo malmenato, e la seconda di aver fatto piangere Meghan, a causa di un vestito da damigella..
Ma non è andata certo meglio ad esempio all’attuale Re e alla Regina consorte Camilla: la matrigna del principe è stata bollata come cattiva e pericolosa, addirittura.
Un volume da 540 pagine, piuttosto imponente, quindi, che a mano a mano che si va avanti nella sua lettura sta svelando sempre più retroscena sulla Royal Family e la vita di Harry a corte.
Principe Harry: in Spare rivela l’inizio dell’odio verso la stampa
Nel suo libro Harry ha raccontato di quanto il padre, Re Carlo III, trovasse particolarmente bizzarra e divertente la storia di un paziente psichiatrico convinto di essere lui, e di come spesso facesse battute sul fatto che fosse lui il suo vero genitore.
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“Poi scoppiava a ridere, anche se io non lo trovavo affatto divertente. Considerato anche i pettegolezzi che circolavano sul fatto che il mio vero padre fosse uno degli ex amanti di mia mamma: il maggiore James Hewitt” dice nel volume il duca di Sussex.
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Ed è proprio da questo fatto, che la stampa cavalcò, ai tempi (ma non solo, per essere sinceri), che Harry si convinse che dopo aver “torturato” la madre Diana, la loro prossima vittima sarebbe stata lui, scatenando tutto il suo livore nei confronti dei giornalisti scandalistici: “In quasi ogni mia biografia pubblicata da giornali e periodici c’è un accenno al maggiore Hewitt”. Nel volume, infine, Harry smentisce qualsiasi voce che lo vorrebbero figlio dell’uomo: è Carlo il suo vero padre.
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