Social network e cellulari: svelata l’età in cui crea più danni

I cellulari fanno male: al giorno d’oggi sono sempre di più i bambini che ne hanno in mano uno e che usano i social network. Lo sapevate che esiste una età in cui sono più dannosi?

Social Network bambini
Social Network (Facebook)

I social network, oramai da molto tempo, fanno parte della vita di tutti noi. Tutto è cominciato forse con l’avvento di Facebook, il primo social più famoso di sempre. Dopodiché sono arrivati tutti uno dietro l’altro: Instagram, Twitter, negli ultimi anni è arrivato anche TikTok, e i bambini sono sempre di più incollati a questi aggeggi che possono essere molto pericolosi.

Certo, un po’ di anni fa, i più adulti erano preoccupati per i bambini che passavano molto tempo incollati alla playstation. Polemiche di questo tipo ci sono sempre state ma sono anche giuste, per certi versi: infatti, non possiamo di certo dimenticare le storie di tutti quei ragazzini che, passando molto tempo davanti alla playstation, hanno davvero perso la testa.

Cellulari e social network: i numerosi danni che possono creare

Social Network bambini
Social Network (Facebook)

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Un nuovo studio condotto dalle università inglesi di Oxford e Cambridge, ha dimostrato che durante la delicata fase dell’adolescenza, le ragazze e i ragazzi sono in modo molto particolare vulnerabili agli effetti negativi dei social. L’età più critica è quella che va tra i 14 e i 15 anni per i ragazzi, mentre per le ragazze fra gli 11 e i 13.
In fondo non era difficile da immaginare. Quel passaggio della crescita è davvero molto importante, gli adolescenti sono molto soggetti a quello che leggono sui social. Le critiche, gli insulti, le parole fanno sempre male ma in quella età in modo più particolare. Si tende a credere a tutto quello che viene scritto, le offese fanno male e i ragazzi se le sentono addosso e finiscono per deprimersi. Insomma, i social network sono oramai il modo più semplice per andare in contro al cyber bullismo che oramai da anni fa compagnia agli esseri umani, in modo particolare ai più giovani.
Diversamente dagli studi condotti fino ad ora, i ricercatori hanno deciso di andare più in profondità, indagando in modo più specifico sulle conseguenze psicologiche. Tanta importanza all’uso di smartphone e tablet, oltre che al tempo trascorso in loro compagnia: un’ora passata a guardare una serie tv o a fare i compiti, hanno un peso diverso rispetto alla stessa ora trascorsa a scrollare la home dei social network.

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Per questa indagine, i ricercatori si sono concentrati sull’uso dei social media fatto da oltre 17000 ragazzini e adolescenti in diverse fasi della crescita, al fine proprio di individuare il momento di maggiore vulnerabilità agli effetti negativi delle piazze virtuali. Tra l’altro, pare che dopo il compimento dei 19 anni, sia maschi che femmine hanno mostrato analoghi livelli di insoddisfazione personale dovuti all’uso eccessivo dei social.

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