Schiaparelli, la sfilata nel mirino degli animalisti: lo stilista replica così

La sfilata di Schiaparelli è finita nel mirino per la scelta di accompagnare gli abiti con teste di animali. Scoppia un caso: arriva la risposta dello stilista.

Schiaparelli: la risposta degli animalisti
Schiaparelli – Facebook – haircare.it

Il mondo della moda è scosso da una polemica senza precedenti. Questa volta a finire nel mirino è l’intramontabile Schiaparelli, firma storica del Made in Italy che ha scritto la storia dell’abbigliamento.  La Maison è nata agli inizi del Novecento dalla sua omonima fondatrice, italiana naturalizzata francesce, considerata al pari di Coco Chanel.

Oggi il direttore creativo della casa di moda è Daniel Roseberry, stilista inglese di 38 anni. Proprio una sua recente scelta è finita al centro dei riflettori durante la Paris Fashion Week. Il marchio ha messo in piedi una sfilata senza precedenti animata dalle donne più belle del Pianeta, tra cui Naomi Campbell, Irina Shayk e Shalom Harlow. Presenti all’appello anche star, vip e influencer del calibro delle sorelle Ferragni nonché Kylie Jenner.

Quello che ha fatto alzare un polverone è la scelta di Roseberry di impreziosire i vestiti con un dettaglio che di certo non è passato inosservato: dotarli di teste di animali, a riproduzione reale. Questa scelta stilistica ha fatto arrabbiare gli animalisti che sono insorti. Per molti è stato il simbolo del fatto di quanto l’uomo pensi di dominare gli animali, sbandierandoli come trofei. Per altri è un palese richiamo al mondo della caccia.

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Schiaparelli: gli animalisti si scagliano contro la sfilata, la risposta dello stilista

 

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“Ma questa è davvero moda?”, “Come non iniziare l’anno”, “Una caccia da trofeo”. Questi sono solo alcuni dei commenti diffusisi online a seguito della sfilata di Schiaparelli che in generale è stata molto criticata. Soprattutto lo show ha irritato molti animalisti, disgustati per gli abiti usciti in passerella accompagnati da teste di animali, che pur non essendo assolutamente vere hanno comunque urtato gli animi.

Lo stilista ha replicato alle accuse, spiegando le ragioni dietro questa scelta. L’ispirazione è arrivata dall’inferno di Dante e doveva essere una metafora delle criticità di un artista nel trovare le ispirazioni. Daniel Roseberry ha chiarito come gli animali richiamano il mondo dantesco e alla sua selva oscura: il leopardo è simbolo della lussuria, il leone dell’orgoglio e la lupa dell’avarizia.

Le teste degli animali, realizzate con schiume e resine, interamente a mano, per lui rappresentano inoltre delle armature che proteggono le modelle dalle avversità, dando voce alla natura. Ma non tutti hanno colto questo messaggio.

Chiara Ferragni Paris Fashion Week look Schiaparelli e Dior
Chiara Ferragni alla Paris Fashion Week, i look Schiaparelli e Dior (foto Canva) – Haircare.it

Se la collezione non ha convinto molti, di certo è riuscito nell’intento di lasciare senza fiato, catalizzando i riflettori a livello globale. Durante l’evento presente anche Chiara Ferragni che invece sembra aver apprezzato le creazioni della casa di moda che ama molto da sempre.

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