Mangiamo la frutta e la verdura per mantenerci in salute ma dobbiamo stare sempre all’erta perché possono essere contaminate da alcune sostanze, come ad esempio i pesticidi.
Andiamo a caccia dell’alimentazione più salutare che esista per prenderci cura di noi stessi ma a volte anche questo non basta. Tutti sanno che la frutta e la verdura sono alimenti fondamentali per una dieta sana ed equilibrata, ma siamo sicuri che tutti questi alimenti facciano davvero bene?
Purtroppo molti alimenti che assimiliamo ogni giorno sono soggetti a contaminazione a seguito dell’inquinamento di alcune sostanze, primi fra tutti i pesticidi.
Si tratta di sostanze chimiche utilizzate durante la coltivazione per privare le piante di tutto ciò che le danneggia e che ne compromette la produttività. Ma andiamo a vedere quali sono la frutta e la verdura maggiormente contaminate dai pesticidi.
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La situazione per quanto riguarda i pesticidi in Italia è preoccupante. L’Europa ha come obiettivo (attraverso la strategia europea Farm to fork) quello di eliminare i pesticidi entro il 2030, ma al momento il nostro Paese rimane il maggior esportatore di pesticidi vietati in Europa.
Ma per cercare di capire qual è la frutta e la verdura maggiormente contaminata dai pesticidi, ogni anno la Food and Drug Administration (FDA) e il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense stilano un elenco della frutta e della verdura non biologiche vendute negli Stati Uniti che presenta il maggior numero di residui di pesticidi.
E dai dati di quest’anno emerge che circa il 70% della frutta e della verdura che proviene da agricoltura non biologica presenta residui di pesticidi. Tra questi, i prodotti che contengono il maggior numero di pesticidi sono i seguenti: le fragole al primo posto. Seguono poi gli spinaci che ricoprono il primato tra le verdure. Seguono poi il cavolo cappuccio, cavolo nero e senape selvatica, le nettarine, le mele, l’uva, peperoncino e peperoni, ciliegie, pesche, pere, sedano e pomodori.
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Anche un’analisi realizzata da un gruppo di consumatori francesi (Que Choisir) su alcuni dati provenienti da oltre 14.000 prodotti ha dimostrato che la frutta e la verdura sono tra gli alimenti più contaminati. Insomma, fidarsi è bene ma non fidarsi è sempre meglio.