Chiara Ferragni promossa al suo debutto come co-conduttrice del Festival di Sanremo, inaspettato il monologo che lascia tutti a bocca aperta: il suo intervento è forte e diretto
Non poteva essere comune e irrilevante l’apporto di Chiara Ferragni al Festival di Sanremo come co-conduttrice, impresa che affronta con straordinaria naturalezza e presenza scenica. Almeno quanto è incredibile la parabola della sua carriera, nata da un semplice blog di moda nel 2009 e ora costellata di successi imprenditoriali e social, con oltre 25 milioni di followers su Instagram che la annoverano tra le più famose al mondo. Un punto di riferimento prezioso, non solo per la tenacia dimostrata sul piano professionale, bensì come personaggio affermato e umanamente impegnato su differenti fronti, dalla solidarietà all’affermazione dei diritti.
Anche l’uso dei social media è per l’imprenditrice digitale un metodo di sensibilizzazione e divulgazione, specialmente riguardo alla libertà di espressione femminile, intesa come scelta di potersi presentare al mondo a prescindere dagli standard imposti. Un ostacolo che desidera sradicare attraverso la sua immagine, spesso oggetto di critiche feroci da parte degli haters, tema delicato che ha deciso di portare all’Ariston per un monologo forte e spiazzante che ha destabilizzato il pubblico di Sanremo.
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Chiara Ferragni stupisce il pubblico di Sanremo con doti sceniche oltre le aspettative, tuttavia altissime e difficili da superare per quanto riguarda il contributo sociale del suo intervento. Un obiettivo complicato che tuttavia l’imprenditrice digitale ha superato con successo, raggiungendo un altro importante traguardo della sua carriera. La narrazione della sua affermazione professionale, in equilibrio con il ruolo di madre nonostante le difficoltà che ancora permeano il tema, è forte ed emozionante.
Ma altrettanto impressionante è la condivisione dell’odio che imperversa sui social, indirizzato proprio all’imprenditrice da molti haters che non condividono la sua libertà. Un argomento che riguarda l’emancipazione femminile, come dimostra sfilando con l’abito nude su cui sfoggia il disegno del suo corpo come monito: “Il corpo delle donne non dovrebbe mai generare odio o vergogna“.
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La lettera con cui si ricorda che la paura di non essere mai abbastanza è umana ma vinta ogni giorno attraverso le numerose esperienze dense di emozioni, ansie ma soprattutto vittorie, come quella di essere più forte delle critiche o il coraggio di raccontarlo in diretta su un palco così importante.
L’esperienza di stasera lo dimostra, sopra ogni aspettativa, oltre qualsiasi insicurezza. Come donna, madre e imprenditrice, Chiara Ferragni si autoafferma nella sua libertà, che supera l’odio e il sessismo e lancia un appello alle altre donne: “Pensati libera”.
