Sono uno dei capi da avere sempre nell’armadio, e anche per questa primavera la faranno da padroni. I jeans oggi possono addirittura aiutarci a mascherare la pancetta!
Brevettati da Levi Strauss nel 1873, i jeans oggi sono un capo versatile e che può essere utilizzato in diversi stili, dal più casual all’iper chic. Ne esistono di ogni forma e foggia, da quelli a zampa d’elefante, tanto caratteristici degli anni Sessanta e Settanta, a quelli slim, oggi di gran moda.
Nel corso di questi ultimi decenni anche il loro girovita è molto cambiato, e oltre ai classici Levi’s 501, nei Duemila si è vista una vera e propria invasione di quelli cosiddetti “a vita bassa”. Una moda durata circa 10 anni e che è stata spodestata ultimamente da un ritorno alla vita normale o alta.
Amatissimi dalle donne di tutte le età, sono tra i pantaloni più comodi da usare e dei quali non vorremmo mai fare a meno, ma spesso, soprattutto in caso di qualche chilo di troppo sulla pancia, non ci valorizzano al meglio. In realtà il trucco è saper scegliere il modello giusto, che può addirittura fungere da nostro alleato, nascondendo con cura i nostri difetti.
In commercio esistono dei jeans appositi, considerati di “terza generazione”, in grado di modellare e fasciare le zone critiche e si trovano sia aderenti che dalla linea dritta. Contenitivi, non sono molto comodi e tendono però a costringere troppo il fisico.
Ne esistono altri, al contrario, che sono ideali per nascondere quel filo di pancia in più e sono i modelli a vita alta con zip, con gamba dritta o a palazzo, che slanciano la figura senza risultare troppo aderenti. Questo tipo di jeans fa risultare l’addome immediatamente meno prominente e regala una figura più snella grazie al suo taglio, che questa primavera è di tendenza.
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Da evitare nel modo più assoluto, invece, i modelli a vita bassa o media, che tenderanno proprio a dare l’effetto opposto, mettendo in risalto gli odiati rotolini. Bocciato anche il cosiddetto taglio “baggy”, che per quanto comodo e poco segnante sui fianchi, farà risaltare ancora di più il punto vita.
