Si possono contare sulle dita di una mano, le persone di cui si può fidare Charlene di Monaco a Palazzo. LEI è una di queste e ha sempre più importanza.
La principessa monegasca ha passato momenti molto duri da quando è entrata a far parte dei Grimaldi, e non è certo un mistero che non abbia un rapporto idilliaco con la sorella maggiore del marito, Carolina.
Inoltre, la bruttissima infezione contratta nel 2021 durante un viaggio in Sudafrica l’ha tenuta lontana da Montecarlo e dalla scena pubblica per più di un anno, e proprio la principessa di Hannover ne ha “approfittato” per fare le sue veci di primadonna del Principato.
Dalla scorsa estate, tuttavia, Charlene ha ripreso lentamente ma inesorabilmente le sue mansioni reali, ricominciando a a mostrarsi a eventi e manifestazioni, spesso sottobraccio al marito, con il quale sembra essere rinata la complicità di un tempo.
Tuttavia, a Palazzo ci sono ancora poche persone delle quali si può fidare ciecamente: non certo una situazione facile da sostenere, visto il suo ruolo istituzionale. Fortunatamente, da qualche tempo a questa parte, la Wittstock pare aver trovato una fidata “alleata”, che la lascia raramente sola. Di chi si tratta?
Tra i membri dei Grimaldi su cui può mettere “la mano sul fuoco”, troviamo certamente Stephanie di Monaco, ma soprattutto una cugina del marito Alberto, poco nota alle cronache mondane ma ben conosciuta negli ambienti di corte: Melanie-Antoinette Costello de Massy.
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Trentotto anni, non sposata e senza prole, il braccio destro di Charlene ha una curiosa somiglianza con la figlia proprio di Stephanie, Camille. Figlia della baronessa Elizabeth-Ann Noghès, la donna è spesso apparsa al fianco della principessa in numerose occasioni ufficiali.
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Una persona cara al regnante, che probabilmente ha voluto affiancare alla moglie un volto amico, vista la situazione difficile a corte, e soprattutto il periodo complicato dovuto anche alla malattia da lei vissuto. E anche grazie a Melanie, Charlene ha ricominciato a sorridere, riprendendo i suoi impegni ufficiali con una “spinta” in più.
