Vengono a galla nuove scoperte sul Covid: da una ricerca emergono le conseguenze del virus sul cervello. Sono più gravi di quanto si pensi.
Sono passati tre anni dal primo paziente di Codogno ammalatosi di Covid. Tre anni ricchi di momenti drammatici che hanno sconvolto il globo. Tre anni che hanno scritto uno dei capitoli più bui della storia.
Oggi è la giornata in ricordo delle tante vittime lasciate dal virus, dei tanti operatori sanitari che con coraggio si sono mossi in prima linea per aiutare la collettività, delle tante famiglie che hanno perso i loro cari.
Nessuno, di certo, dimenticherà quanto accaduto che solo a raccontarlo sembra impensabile: al pari di un terremoto, il Covid è stata una calamità da brivido che ha accesso i riflettori sull’importanza della salute, spesso data per scontata perché troppo presi dalle proprie routine.
La pandemia ha sconvolto il mondo intero, cambiando profondamente le nostre vite. Tra lockdown e l’emergenza sanitaria, la paura è stata tanta. Dopo essere stati chiusi per mesi in casa, le cose piano e piano sono migliorate per poi ricadere e risollevarsi.
A oggi i casi sono in calo, ma comunque si registra una crescita del 7,2% a livello italiano, come emerge dall’ultimo rapporto della Fondazione Gimbe. Oltre a questo un recente studio ha messo in evidenza conseguenze più pericolose di quanto si pensasse in merito agli effetti del virus sul cervello.
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Una ricerca realizzata dall’Università di Milano, condotta da Asst San Paolo e Carlo e Irccs Auxologico, ha scoperto conseguenze del Covid più gravi di quanto si pensasse. Conseguenze che impatterebbero nel lungo periodo il cervello.
In particolare dalla ricerca sono emersi disturbi a livelli di memoria. Chi è stato colpito dal Covid ha problemi a ricordare per esempio luoghi che un tempo si sono visitati. Anche i nomi si ricordano a metà.
Insomma chi ha subito il Covid sta ancora toccando con mano problemi neurologici molto impattanti che non sembrano scomparire, cambiando così la vita in modo significativo.