Uomini capaci di innamorarsi ma non di amare, ecco gli anaffettivi. Scopriamo meglio questa tipologia di uomini e come comportarsi.
Vivere una relazione sentimentale non è sempre semplice come si crede, e spesso soprattutto noi donne tendiamo ad addossarci le colpe se qualcosa va male, anche in presenza di partner che in realtà vivono una difficoltà.
E’ il caso ad esempio degli uomini anaffettivi, che le donne non riconoscono subito, addossandosi le colpe e pensando di non essere alla loro altezza e di non meritare il loro amore.
Ma da cosa è dovuto questo blocco emotivo? In realtà, è più complicato di quello che sembra, perché l’anaffettività non è dovuta a traumi ne a problemi specifici, ma piuttosto è proprio un modo di vivere la relazione, in maniera distaccata e fredda, perché percepita come pericolosa.
Ma come riconoscere un uomo anaffettivo? E come comportarsi? Andiamo a vederlo meglio.
Anaffettivi, come riconoscerli e come comportarsi davanti a un uomo che non riesce ad amare
L’uomo anaffettivo in realtà, non da avvisaglie e riconoscerlo inizialmente è davvero impossibile, poiché all’inizio è molto preso dalla relazione. Si comporta infatti in maniera galante e affettuosa, premuroso e pieno di attenzioni, ma a un certo punto cambia improvvisamente.
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Sparisce, si fa desiderare, non risponde a chiamate o messaggi, e se lo fa, è molto freddo. La donna coinvolta è quindi confusa e non sa cosa pensare, crede di aver commesso degli errori.
Poi, così come si era allontanato, l’anaffettivo torna a comportarsi normalmente come se niente fosse, e alterna così il suo comportamento, creando frustrazione, ma anche aspettative. Così la donna ci “ricasca”, tornando da lui e intrappolandosi in un rapporto ambivalente fatto di momenti di grande coinvolgimento emotivo alternati a momenti di chiusura.
In realtà, l’uomo anaffettivo alza dei muri perché ha paura di essere coinvolto emotivamente da una relazione, perché ha paura di soffrire, e purtroppo i casi di uomini così non sono pochi.
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Ma come comportarsi? In realtà, non essendo una condizione dovuta a blocchi e traumi, è difficile da guarire dal punto di vista psicoterapeutico. Dal punto di vista psicologico, è un sintomo e non una sindrome, e può essere presente in alcuni tipi di psicosi o disturbi della personalità.
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L’errore è pensare che questo sintomo, in futuro possa guarire, ma nella maggior parte dei casi non è così, quindi se hai davvero di fronte un uomo anaffettivo, non c’è niente che tu possa fare. Bisogna quindi scegliere se accettarlo così com’è o chiudere la relazione per cercare di viverne una davvero soddisfacente.