Cosa succede al nostro organismo quando prendiamo troppi caffè? Ecco le conseguenze dell’abuso di questa bevanda.
Il caffè è sicuramente la bevanda più amata al mondo, e anche la più consumata. Il consumo medio di questa bevanda nel mondo, è pari a 1,6 miliardi di tazzine al giorno, di cui 9,3 milioni in Italia.
Per molti non si tratta solo di bere, ma gustare una tazzina di questa deliziosa bevanda diventa un vero e proprio rito, un momento di relax da dedicarsi in più momenti della giornata. In tanti non riescono a rinunciare a una tazzina appena svegli, ma anche dopo il pasto o per una pausa a lavoro.
Non tutti però sanno che abusare di questa bevanda può essere nocivo per il nostro organismo, e portare a conseguenze anche spiacevoli. Ecco quali.
Bere troppi caffè, cosa succede al nostro organismo
Come abbiamo detto, eccedere nel consumo di questa bevanda può avere delle controindicazioni per la nostra salute.
Il suo alto contenuto di caffeina infatti, può portare a stimolare la produzione di adrenalina che causa stati di ansia, irritabilità e tachicardia.
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Inoltre, un’assunzione troppo elevata di caffeina, può portare a reflusso gastroesofageo, diarrea e dolori addominali, ma anche problemi del sonno. Infatti, bere caffè anche 3 ore prima di addormentarsi, comporta un’alterazione del ritmo sonno-veglia, e addirittura ritarda l’addormentamento di circa 40 minuti.
Ma qual è la dose giusta di caffè da assumere? Gli esperti consigliano di non superare le 4 tazzine al giorno, per non andare incontro alle controindicazioni che abbiamo elencato ma anzi per trarre beneficio del consumo di caffeina.
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Questa infatti può avere anche effetti benefici. Questa bevanda, è considerata un brucia grassi e il suo consumo può aiutare ad accelerare il metabolismo, adatta anche nelle diete perché senza calorie (se consumata senza zucchero o latte) ma è utile anche come antiossidante, antinfiammatorio e aiuta l’attività digestiva in quanto stimola la secrezione gastrica e biliare.
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Non bisogna quindi escludere del tutto il caffè dalle nostre abitudini alimentari (sempre se non ci sono particolari patologie), ma il consiglio piuttosto è quello di assumerlo con moderazione facendo attenzione anche ai segnali che ci lancia il nostro corpo.