“I rischi erano evidenti, non hanno voluto ascoltare”, queste sono state le parole di James Cameron, il regista con alle spalle 33 discese verso il Titanic. Si è espresso riguardo il Titan e la sua tragica fine, ecco le sue opinioni.
Il regista James Cameron, noto per capolavori campioni d’incassi come Titanic e Avatar, si è espresso riguardo la tragedia del Titan, il sottomarino scomparso domenica scorsa con cinque passeggeri a bordo. Dall’alto della sua esperienza nelle discese verso il relitto del transatlantico affondato nel 1912, Cameron aveva chiaramente espresso la sua perplessità sulla struttura e la sicurezza del Titan. Pare che i rischi fossero evidenti a più persone, ma la società, probabilmente cieca e orientata solo all’incasso del denaro, non ha voluto né vedere né ascoltare.
Anche i massimi esperti di immersioni negli Stati Uniti avevano messo in guardia l’OceanGate, la società madre del Titan, ma i rischi d’impresa non sono stati valutati: “troppo sperimentale per poter trasportare dei passeggeri”, l’avevano avvisata. Eppure agli avvertimenti è stato dato un peso pressoché insignificante.
Si presume che la tragedia del sommergibile Titan sia legata ad un’implosione che lo stesso James Cameron sospettava. Cinque persone sono morte sul colpo: cinque passeggeri che scendevano a ca. 3800 metri di profondità nell’Oceano per vedere da vicino il relitto del Titanic. Esperienza che il regista ha già fatto ben 33 volte: abituato a determinate imprese, Cameron era tra coloro che si erano resi conto dei rischi che potevano corrersi partecipando a questa missione a bordo un mezzo che per lo più doveva essere un esperimento.
“Mi colpisce la somiglianza col Titanic”, dice James, notando connessioni incredibili sulle due tragedie: i nomi Titanic e Titan, lo stesso luogo, lo stesso comportamento da parte dei due comandanti, entrambi avvisati in precedenza dei pericoli che stavano correndo e che facevano correre ai passeggeri a bordo, ed entrambi decisi a procedere, chiudendo gli occhi e tappandosi le orecchie. Siamo davanti ad avvertimenti inascoltati in entrambi i casi e tragedie molto simili tra loro che hanno, seppur in periodi storici differenti, lasciato il mondo intero in sospeso a soffermarsi su quanto sia sciocco sfidare la natura.